IL CANE PASTORE TURKMENO
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14/01/2015 - KÖR GAPLAŇ: …destinato a diventare una leggenda!



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La prima volta che mi recai in Turkmenistan, dopo aver già faticato molto per ottenere la lettera d’invito che mi avrebbe poi permesso di ricevere il visto all’aeroporto di Ashgabat, non avrei mai immaginato che, visitare liberamente questo territorio medio-asiatico, sarebbe stato così difficile per un turista. In altri stati dell’Asia centrale, ottenuto il visto presso l'ambasciata, è abbastanza facile recarsi ovunque con il semplice passaporto, qualcuno richiede ancora, per certe zone particolari, che sia data comunicazione all’ufficio stranieri e a volte si paghi una piccola tassa, ma nulla di più. In Turkmenistan le cose sono molto diverse: prima di partire dall’Italia, si deve già stabilire in quale parte dello stato si vorrà andare, quando e da che ora si vorrà uscire da una regione per entrare in un'altra. Il governo emana dei permessi a pagamento che consentono gli spostamenti solo nelle zone autorizzate e nello spazio di tempo indicato sul foglio, se arrivi dopo, non entri e se riparti in ritardo, sono problemi seri. Cosa non facile per uno come me che va in giro per le montagne e deserti in cerca di pastori e cani da lupi da fotografare.

 

Fu quello il primo e l’ultimo viaggio in Asia centrale che mia moglie fece con me, nonostante l’avessi già portata alcune volte in Africa, in India e in altri stati non facilissimi da visitare: se nel continente medio asiatico non si va per soddisfare una grande passione, è meglio rimanere a casa perché i disagi non mancano mai!

 

Nei giorni in cui rimasi fermo ad Ashgabat, senza poter salire su una jeep e andarmene dove volevo in giro per il deserto, ero imbufalito, litigai anche più volte con la mia guida, protestai in ogni modo, ma poi capii che non serviva a nulla perché nessuno si sarebbe mai sognato di favorirmi, infrangendo quelle regole governative così severe, specialmente per me che non ero nessuno. Decisi quindi di rassegnarmi e che ci sarei ritornato una seconda volta ben organizzato e provvisto di ogni permesso, come feci, infatti, due anni dopo (…da solo!) e che la cosa migliore sarebbe stata quella di ottimizzare i giorni a disposizione per scoprire il più possibile i segreti su quei cani per i quali ero partito da tanto lontano e stavo spendendo una fortuna: il Turkmenistan non è un paese che favorisce il turismo di massa e visitarlo risulta sempre oneroso, sotto tutti i punti di vista!

 

Fra i tanti problemi, ebbi però una grande fortuna, ovvero che la mia guida era un amico fraterno di Mr. Garayev, il più famoso trainer di cani da combattimento di tutto lo stato e fu proprio lui che m'introdusse nei più “misteriosi”, quanto autentici, meandri del pastore dell’Asia centrale.

 

 

Per noi europei, far combattere un cane è una grave infamità (consa che anch’io condivido), ma in quei luoghi è una delle attività più diffuse e seguite da un pubblico vastissimo, quasi alla pari del nostro calcio. Possedere un cane diventato campione, è un grande onore e ci si ritrova rapidamente famosi in tutto il Turkmenistan.

 

 

Furono giorni che oggi ricordo con grande piacere e anche un po’ di nostalgia, passai ore e ore a parlare con i più grandi esperti di razza esistenti al mondo, pranzai più volte in compagnia di Mr. Kyarizov, il numero uno in assoluto tra gli esperti della razza che, a dire il vero, ridussi a “brandelli” per le tante domande che feci sull’esatta morfologia dell' "Alabai", su come fare a distinguere la sua originalità e molti altri aspetti che non ho mai dimenticato e ho sempre cercato di applicare nella selezione dei miei soggetti da lavoro.

 

 

Mr. Garayev ebbe occasione di possedere e allenare molti cani nella sua vita di trainer, ma uno solo gli rimase impresso: Kör Gaplaň – La tigre gialla!

 

 

Per quanto si parli molto in tutto il mondo di altri Turkmen-Iti diventati commercialmente più famosi, tipo Ak Yekemen, Gara Yekemen, Gara Kelle e Agkus, non credo sia mai esistito un cane capace di scaldare così tanto gli animi dei turkmeni come Kör Gaplaň. Cieco da un occhio e sordo dalla stessa parte, a causa di uno scontro avuto nei pascoli del Karalum Desert, dove ebbe occasione di crescere e lavorare per anni a protezione di un gregge, fu un cane di un temperamento mai visto prima: passò innanzitutto alla storia per la velocità con cui sconfiggeva gli avversari.

I turkmeni lo ricordano con passione per quanto accadde il 2 Febbraio del 1997, quando i russi vollero far incontrare Aptar, pastore del Caucaso allora campione di Russia e d’Europa, considerato assolutamente invincibile, contro Kör Gaplaň, campione del Turkmenistan e dell’Asia centrale. Una specie di storia alla “Rocky Balboa”: Kör Gaplaň partì per Mosca e dopo un incontro molto sofferto, dimostrò la sua superiorità nonostante l’altro cane fosse dotato di un fisico molto più possente ed è grazie a lui che fu confermata e riconosciuta da tutti la superiorità della razza canina turkmena nei confronti di quella caucasica. Fatto che per noi può essere irrilevante, ma che in quelle terre è considerato ancora oggi di fondamentale importanza.

 

M’innamorai anch’io della storia così avvincente che vi ho raccontato in breve per non dilungarmi troppo, ma che vi assicuro essere ricca di molti altri particolari cinofili interessanti e di vicende collegate allo straordinario carattere di questo cane che in Turkmenistan non trovò mai soggetti capaci di pareggiarlo.

Pensai più di una volta di chiamare un mio soggetto con il nome di "Kör Gaplaň", ma sapendo chi era stato quello “originale”, avevo sempre provato un po’ di soggezione, anche perché ciò che scrivo sul mio sito, è spesso letto e tradotto da alcuni amici medio asiatici e dell’Est europeo con i quali mi sento spesso.

 

 

Un giorno mi chiamò uno dei mediatori, dal quale acquisto cani da lavoro per integrare la mia selezione di guardiani, che mi disse di avere per le mani un soggetto molto interessante, ancora giovane, ma già dotato di una reattività contro l'estraneo mai vista prima. Si trattava di un cane nato da una femmina di cui conoscevo bene l'efficienza, accoppiata con un maschio che si occupava di custodire egregiamente il bestiame contro i lupi. (Nella foto sotto).

 

 

Mi venne anche detto che questo giovane soggetto era tanto fulmineo nell’attaccare chiunque si avvicinasse al suo territorio, quindi un cane da tenere sempre legato a una catena o all’interno di una recinzione, quanto “estremamente” affettuoso con i famigliari che lo avevano cresciuto fino a quel momento.

 

Possedendo già molti guardiani eccellenti e non disponendo più di molto spazio per gestire al meglio un altro cane maschio di questo livello, dissi al mio interlocutore di inviarmi un filmato che riprendesse le prestazioni del cane appena proposto e che poi ci saremmo sentiti. Sinceramente lo feci innanzitutto per curiosità, perchè quando persone fidate e competenti dell'ambiente (che ormai mi conoscono da anni e sanno bene cosa voglio io da un cane da guardia) parlano in questi termini di certi soggetti da lavoro, sono sempre molto incuriosito.

 

 

Dopo un paio di giorni mi arrivò il filmato e, non appena lo vidi, iniziai immediatamente a provare quella solita sensazione, direi quasi angosciante, che nasce dalla consapevolezza razionale di non poter adottare un altro cane, unita però al forte desiderio di volermene invece impossessare al più presto. Probabilmente è solo una deviazione della mia mente “bacata” di cinofilo ormai ultracinquantenne, ma se mi stanno leggendo altri “malati” come me, credo possano capire di cosa sto parlando.

In aggiunta, stavo attraversando un periodo un po’ difficile per i calori di alcune femmine del mio allevamento che si stavano manifestando tutti in contemporanea e non vi dico la tensione che c’era fra i maschi che, in competizione fra loro, emanavano un costante ringhio, tale da creare un sottofondo simile a quello della cabina motrice di una nave!

 

 

Come vidi però l’energia e la grinta di quel cane, la sua morfologia così elegante, il colore del suo mantello, mi parve di sentire una voce che mi sussurrava: “Questo è il tuo Kör Gaplaň, o adesso o mai più!”. E già la mattina seguente inviai a destinazione un acconto a titolo di caparra, per fermare quel cane che avevo ormai deciso di volere al più presto nel mio allevamento, sospendendo invece altre trattative in corso appena avviate per l’importazione di cuccioli dal Tagikistan e dalla Mongolia.

 

 

KÖR GAPLAŇ è arrivato da poco più di un mese nel mio allevamento e, appena entrato nel suo recinto, ha iniziato a marcare ovunque il nuovo territorio con una dominanza mai vista prima: alzava così tanto la zampa per urinare, che sembrava doversi ribaltare da un momento all’altro e non ho ancora mai visto una volta sola la sua coda abbassarsi!

 

Non è stato subito facilissimo mettermi d’accordo con lui, i primi giorni mi voleva letteralmente “mangiare”, come oggi fa con chi non conosce e vedrete dopo nel filmato che vi ho allegato. In compenso, non appena ha deciso di accettarmi, siamo diventati “amici per sempre”.

 

 

KÖR GAPLAŇ è dotato di una morfologia che io ritengo quasi perfetta per un autentico cane da pastore dell’Asia centrale, con il solo piccolo difetto di essere leggermente pesante come struttura, anche se in compenso possiede un’armonia nei movimenti che ho riscontrato in pochi altri soggetti da pastore. E’ molto lungo come cane, dote superba per un soggetto da lavoro, non per nulla si tratta di una caratteristica presente in tutti i predatori che vivono allo stato selvatico.

 

 

La sua testa è una delle caratteristiche più pregiate: possente ma non pesante e con una canna nasale molto pronunciata. Dispone di occhi piccoli, fessurati e senza alcun entropion, labbra poco pendenti, tutte doti che fanno pensare a una genetica molto antica e lontana dai soliti incroci con molossi europei che sono ormai una caratteristica costante di molti cani oggi appartenenti alla razza. Queste sono però le solite considerazioni dove si perde la maggior parte degli appassionati cinofili di oggi, il vero pregio di KÖR GAPLAŇ è il suo impareggiabile carattere: possiede un temperamento incredibile e un’agilità d'azione molto rara. Tranne che nel mio Annibal e in alcuni suoi discendenti come Skualo, Skorpion e altri ancora, non avevo ancora mai trovato un simile cane da gregge che, senza alcuna particolare selezione, offrisse spontaneamente simili prestazioni.

 

 

Io non ebbi l’onore di conoscere il mitico Kör Gaplaň (il campione turkmeno), ma chi racconta le sue imprese lo descrive come un cane che attaccava il suo rivale senza lasciargli scampo, manifestando una resistenza fisica e una sopportazione al dolore che non si erano mai viste prima in tutta l’Asia centrale. Nei pascoli del Karakum Desert, si narra che, in occasione dei calori delle femmine, Kör Gaplaň partisse da solo per raggiungere altre greggi lontane per sfidare più maschi contemporaneamente, tutti forti, in quanto aborigeni e sopravvissuti alle vicissitudini di quella vita durissima, ma lui ebbe sempre la meglio.

 

Il mio attuale KÖR GAPLAŇ sarà ovviamente dispensato da queste imprese cruente, lui rimarrà semplicemente a fare la guardia del mio allevamento, anche se vorrò presto provare a introdurre qualche suo figlio nei pascoli, dove lavoro con alcuni pastori per la protezione del loro bestiame.

 

Sinceramente non conosco ancora molto su questo soggetto, è con me da meno di due mesi, certamente i suoi presupposti sono ottimi per diventare un nuovo riproduttore de “Il Turkmeno” e, ogni volta che entro nel mio allevamento, mi ricorda il suo omonimo che visse per anni in quelle terre lontane.

 

 

Oggi KÖR GAPLAŇ è ancora molto giovane, 2 anni per un cane da pastore sono pochissimi, nonostante tutto si dimostra già molto diffidente nei confronti di chi non conosce e la sua esuberanza nel difendere la proprietà salta subito all’occhio. Non da meno sono le sue prestazioni fisiche: KÖR GAPLAŇ può compiere un balzo in alto di 2 metri come nulla fosse, come cimentarsi in fulminei scatti di corsa pari quasi a un predatore felino.

 

Nel luogo in cui viveva in precedenza, ha purtroppo passato parecchio tempo legato a una catena, per la sua potenziale pericolosità contro gli sconosciuti: erano ormai mesi che non ammetteva più l’ingresso di estranei nel suo territorio e viveva solo libero di notte, quando, a detta dei suoi precedenti proprietari, perlustrava ogni angolo delle boscaglie adiacenti cacciando e mangiando ogni sorta di animali.

 

In compenso, dimostrò sempre un grande attaccamento a tutti gli elementi della famiglia che lo deteneva, cosa che credo essere assolutamente vera: sono meno di due mesi che lo abbiamo adottato e dimostra già molto attaccamento a mia figlia Sofia, rispetta mia moglie e l’altra mia figlia che rincasa solo il fine settimana.

Questa è una delle doti più fantastiche che possiede l’autentico cane da pastore dell’Asia centrale: ho però detto autentico, non un cucciolo qualsiasi! Là dove esistano incroci con altri molossi europei per esasperarne la mole, è facile invece che ne derivino altrettante caratteristiche non tipiche della razza.

(Ai pregi delle qualità genetiche va comunque e sempre abbinato un appropriato sistema di crescita del cucciolo, che poco ha in comune con quanto viene oggi consigliato da chi tende a paragonare il cane a un essere umano, dimenticando così i suoi istinti primari).

 

 

Da qualche settimana ho affiancato a KÖR GAPLAŇ una mia futura fattrice di 1 anno: una giovane femmina cresciuta in branco, molto dotata sia fisicamente che caratterialmente. Devo dire che lui si sta comportando da vero gentleman, evita ogni conflitto, dimostrando anche troppa pazienza!

 

A dirla tutta, non mi serviva un altro cane di forte carattere per migliorare l’immagine del mio allevamento, ne possiedo già molti e ne produco altrettanti, ma il desiderio di avere anch’io un mio KÖR GAPLAŇ, un bell'esemplare com’è lui, è stato superiore al buon senso che avrei dovuto avere rinunciando! KÖR GAPLAŇ è anche stato un investimento importante, non si tratta ovviamente di un cane reperibile ovunque, prima di lui me ne avranno proposti altri cento, ma io non cerco mai l’”affare” nell’acquisto dei miei cani, bensì un'alta qualità caratteriale e questa si paga, come ogni cosa rara che si desideri possedere!

Nello stesso tempo, non posso nemmeno far finta di ignorare le complicazioni logistiche che “mi sono cercato” volendo introdurre un altro maschio di questo livello nel mio allevamento, ormai colmo di soggetti.

 

 

Se però mi soffermo un attimo a guardare questo cane, osservandolo nella sua magnificenza di animale autentico, rimango quasi sbalordito di cosa possa creare la Natura e allora dimentico ogni eventuale disagio e provo solo un grande entusiasmo per averlo oggi qui con me!

 

Cliccare QUI per vedere il Filmato di KÖR GAPLAŇ.

 

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