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Una delle più grandi aspirazioni di molte famiglie italiane è quella di poter vivere in una casa di campagna lontana dai rumori della città, dallo smog, dal problema dei parcheggi, e… perché no? Anche un po’ in disparte dai soliti vicini “rompiscatole” che regnano ovunque!

Il livello di tolleranza fra le persone è sceso molto rispetto a un tempo, la gente non è più così entusiasta di socializzare col prossimo ed essendo sempre più stressata, per i tanti impegni che caratterizzano la settimana lavorativa, fa ormai molta fatica a sopportare chi vive al suo fianco: ne sanno qualcosa gli amministratori condominiali che si trovano a dover sedare quotidianamente i continui litigi che nascono fra gli inquilini.

Prima o poi, viene in mente a tutti di cercare un’abitazione la più isolata possibile dove, almeno di sera e durante i giorni festivi, si possa tirare un sospiro di sollievo godendosi un po’ si salutare “solitudine”.

Se è vero che vivere in una casa isolata rappresenta un’esperienza molto entusiasmante (lo faccio da circa vent’anni e non tornerei mai più in un appartamento né in una villetta a schiera per tutto l’oro del mondo), è altrettanto necessario sapersi adeguare rapidamente al radicale cambiamento rappresentato dalla nuova soluzione abitativa.

Una delle prime grandi difficoltà che s’incontrano quando ci si trasferisce in una casa singola con giardino è la paura di trovarsi improvvisamente i ladri in casa, specialmente quando sono presenti i famigliari.

Ricordo ancora le prime notti che abbiamo trascorso insonni nella nostra casa di campagna, allora non possedevamo ancora i cani attuali bensì altri addestrati per la difesa personale: ogni rumore ci sembrava sospetto e non riuscivamo a chiudere occhio! Allora ero proprietario di un Rottweiler che contro il figurante bardato di tuta era un campione, non appena lo vedeva entrare nel campo d'addestramento andava in escandescenza e, come lo lasciavo, partiva subito per azzannarlo, ma quando un estraneo apparentemente innocuo si avvicinava al cancello di casa nostra era considerato il benvenuto e, ogni sera, l'animale si adagiava nella sua cuccia iniziando a russare incurante di cosa accadesse nei dintorni. Allora avevo anche un Pastore Tedesco, bello e molto ubbidiente, ma tanto era “assatanato” contro gli altri cani quanto indifferente all’essere umano sconosciuto.

Circa due anni fa, Renato di Cuneo, per sfuggire anche lui ai problemi col vicinato che s'incontrano abitando in una villetta a schiera, ha pensato di acquistare una casa in collina immersa nella natura, addirittura ai confini di un bosco. Quel luogo è meraviglioso, un continuo cinguettare di uccelli, i caprioli vanno spesso a brucare vicino alla recinzione, alcuni scorci di paesaggio sembrano usciti da un film, ma quando arriva la notte finisce gran parte della meraviglia, perché il buio suscita invece ogni tipo di paura.

Renato fu però uno di quei clienti insolitamente previdenti che, pur possedendo solo un piccolo giardino adiacente alla sua villetta precedente, si era già cresciuto un bel cucciolo maschio dei miei, selezionati per la guardia e la protezione famigliare, con tutti gli attributi necessari per tenere i ladri alla larga.

Qualche settimana fa ho fatto visita alla sua famiglia, che vive ormai da circa un anno nella loro nuova casa “vicino alla foresta”. Oggi i cani sono già diventati due perché, subito dopo il trasloco, avevano adottato una mia cucciola da abbinare ad AROL: un guardiano di grande temperamento che oggi ha appena compiuto 2 anni.

AROL nacque da due genitori molto predisposti alla guardia che avevo meticolosamente selezionato negli anni fra numerose delle migliori linee di sangue di pastori dell’Asia centrale da lavoro. Già da piccolo si notava la sua grande predisposizione a custodire il territorio, come l’altrettanta affidabilità nei confronti della famiglia che lo gestiva.

Appena ho incontrato Renato, ancor prima di farmi valutare le attuali capacità del cane che gli avevo ceduto due anni prima, ha esclamato: “Per abitare in queste case isolate ci vogliono dei cani come i tuoi, diversamente quando viene sera si prova molta paura!”. E la moglie ha replicato: “Però con AROL ci sentiamo tranquilli, lui con noi è molto buono e non appena fa buio, inizia a pattugliare il giardino senza lasciarsi scappare nulla e se qualcuno si avvicina alla recinzione, diventa un leone! Siamo molto soddisfatti di questo cane!”.

E’ vero che per un allevatore vendere i suoi cani può sembrare un lavoro come un altro, magari per qualcuno lo sarà anche ma, nel mio caso, non è mai stato il compenso ricevuto alla consegna del cucciolo che mi ha entusiasmato maggiormente, sono invece queste approvazioni dei clienti, quando i cani crescono e vedo loro così entusiasti, che mi motivano a continuare sulla mia strada senza distrazioni.

Sono ormai molti anni che seleziono affidabili guardiani e ogni giorno ne sento di tutti colori, qualcuno continua a sostenere che tutti i cani di certe razze, se addestrati, possono diventare dei guardiani come i miei. Lo so che fa comodo diffondere certe informazioni per vendere le cucciolate anche senza troppa esperienza, ma la verità è ben diversa: non è possibile addestrare un cane a fare la guardia, il cucciolo deve già nascere con quella dote! Nessuno dei miei cani, né tutti quelli che vedete nei miei filmati, sono mai stati addestrati un solo minuto per svolgere le loro mansioni di difensori e di questo sono la palese testimonianza i miei clienti, che ottengono i miei stessi risultati coi loro cani pur non essendo mai stati dei cinofili. Solo pochi soggetti di ogni figliata nascono con certe caratteristiche ed è necessario saperli individuare quando sono ancora cuccioli!

Credetemi, per abitare in “certe” case, è necessario possedere “certi” cani, realmente capaci di fare la guardia e non solo secondo le teorie che si leggono oggi sul web, altrimenti, dopo la prima esperienza con i ladri in casa, si ritorna di corsa nel vecchio appartamento di città dimenticando per sempre qualsiasi vantaggio di vivere a contatto con la Natura!

Cliccare QUI per vedere il Filmato di AROL.