IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
07/06/2016 - TOBET: …come difendersi dal pericolo dei ladri!



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La prima volta che TOBET lasciò il mio allevamento per dirigersi verso quella che sarebbe stata la sua futura dimora, lo fece niente meno che a bordo di una Ferrari Testarossa e in braccio ad un imprenditore che l’avrebbe trattato come un figlio in una villa di grande prestigio.

 

 

I cani però non sono dei figli, né tanto meno opportunisti come noi uomini, fortunatamente sanno vivere di cose essenziali e, qualcuno di loro (pochi), agisce ancora secondo i più antichi istinti naturali, tant'è che il nostro "progetto" andò completamente a monte in meno di una settimana e TOBET ritornò nel mio allevamento dove era nato e cresciuto con i fratelli.

 

A quel tempo, TOBET aveva solo pochissimi mesi ma sapeva già incredibilmente farsi rispettare da chiunque, tanto che, non appena arrivò in quel giardino e capì che avrebbe dovuto convivere con una femmina di pastore tedesco di sette anni (viziata come una star e abituata ad essere trattata come una bambina capricciosa), la mise “sotto” in pochi giorni rendendola isterica.

 

 

Ricordo ancora con quanto rammarico il nuovo proprietario di TOBET me lo riportò indietro, feci addirittura molta fatica a convincerlo a riprendersi i soldi che mi aveva versato per acquistare quello che da adulto sarebbe diventato il suo difensore contro quei ladri che erano già entrati più volte nella sua villa. Il gentile signore continuava a ripetermi: “Sig. Romano, io non voglio che lei mi ridia i soldi che ho pagato, poiché il cucciolo è esattamente come lo volevo e quindi ritengo giusto che lei se li tenga, sono io che ho sbagliato! La cosa migliore sarebbe che trovassi una buona sistemazione per questa femmina che non mi servirà mai a nulla e tenessi il suo cucciolo con un'altra femmina dello stesso temperamento, ma moralmente non mi sento ancora pronto di fare questo passo”.

 

Anche per me i soldi non sono mai stati così importanti (...e non so se sia un pregio), allevo i miei cani innanzitutto per passione, nonostante ritenga giusto che, quando un soggetto è di rare qualità caratteriali, debba essere pagato per quello che vale dall’acquirente (mentre regalo spesso ai pastori e ai malgari tutti quelli che invece non valuto idonei a proteggere la famiglia e credo possano funzionare contro gli attacchi dei lupi), quindi restituii a quell'uomo l’intera somma versata. A dire il vero, l’errore non era nemmeno stato del nuovo proprietario di TOBET, semplicemente la sua femmina, pur avendo già più di sette anni, stava subendo in maniera devastante la dominanza di quel piccolo “samurai” che era appena entrato in quella casa, tanto da aver iniziato ad abbaiare isterica giorno e notte come fosse impazzita.

 

Partii addirittura una mattina da Peveragno per recarmi nei pressi di Milano per constatare di persona quanto mi stava raccontando il cordiale imprenditore lombardo. Appena arrivai, vidi quella femmina completamente smarrita: in cuor suo avrebbe voluto aggredire il piccolo TOBET per sottometterlo e impedirgli di girare baldanzoso in giardino come fosse di sua proprietà ma, vai a sapere per quale limite psicologico, non se la sentiva di farlo pur essendo almeno tre volte più grossa. Anche TOBET provava forte disagio in quella situazione, a volte si metteva in un angolo e gli mostrava i suoi teneri denti da cucciolo cercando di allontanarla, ma era ancora troppo piccolo per poterla già dominare fisicamente!

 

Nei primi due giorni, il proprietario provò di tutto per trovare un pacifico accordo fra il nuovo arrivato e la “padrona” di casa, chiuse addirittura per ore la femmina nel salone di casa (luogo in cui erano presenti numerosi divani e sui quali lei aveva libero accesso, potendo scegliere dove coricarsi), ma la cagna abbaiava incessantemente per ore vicino alle portefinestre che davano sul giardino poiché la presenza di TOBET la inquietava senza limiti.

 

Vi sembrerà incredibile ma quella femmina di “commissario REX” era stata venduta a carissimo prezzo al facoltoso imprenditore da un allevatore che gliel'aveva raccomandata come soggetto geneticamente selezionato per essere idoneo alla protezione famigliare, tant'è che il malcapitato, convinto di fare cosa giusta, aveva ulteriormente speso parecchio altro denaro da un addestratore, nel tentativo di insegnarle la difesa personale! La situazione attuale era invece quella di un cane che, non solo non possedeva la minima capacità di difendere il territorio né tanto meno il padrone, ma temeva addirittura la presenza di un cucciolo di pochi mesi appena arrivato. (Purtroppo questo accade ancora molto spesso specialmente nelle metropoli, dove le famiglie, prese dal proprio lavoro e dai sempre più pressanti ritmi quotidiani, non hanno tempo per farsi una cultura cinofila adeguata e quindi acquistano in fretta e furia il primo cucciolo che gli viene proposto, purché appartenga alla razza più reclamizzata in tv).

 

TOBET era appena ritornato nel suo branco, luogo in cui aveva ripreso felicemente a giocare e a mordersi con i suoi fratelli “normali” quando, da Ostia Antica - una piacevole cittadina situata alla periferia di Roma, ricevetti la chiamata di un signore che, poco tempo prima, mi aveva inviato questa mail:

 

“Gent.mo Sig. Ezio la seguo ormai da molto tempo nella sua instancabile passione per il vero PAC da protezione familiare. Forse ricorderà la storia della mia famiglia ancora oggi legata a quella di LEO, bovaro del bernese di otto anni paralizzato a causa di un ictus nel posteriore dal 2009 e della difficoltà nel dover prendere una decisione (mai raggiunta) che ponesse fine a questa triste vicenda! e poter così intraprendere una nuova avventura magari con un suo PAC che ho imparato ad apprezzare attraverso i suoi racconti di viaggio, i suoi libri ma direi ancor di più  attraverso il suo modo di intendere il CANE e in particolare da utilità familiare,

 

 

scevro di fronzoli e quanto mai fantasiose teorie circa l'educazione, l'alimentazione industriale (nel quale aimè anch'io sono caduto con LEO) le malattie o quant'altro si possa fare o dire  molto spesso nei salotti delle nostre case e che mette in ridicolo tutti i giorni la dignità dei nostri amici a quattro zampe! Pertanto dopo lungo pensare e a causa della mia professione, che non mi consente spesso di essere in casa anche di notte, sono giunto alla conclusione di avere  nel nostro villino caposchiera di Roma, la necessità di  un VERO guardiano! Tenendo conto del fatto che LEO è fortemente invalidato nella mobilizzazione, lei in una sua e-mail mi fece intendere che con qualche accorgimento da porre in essere nel giardino, l'ingresso di un cucciolone anche se maschio, come mi piacerebbe, si poteva anche realizzare. A tal proposito e per poter far meglio comprendere la mia situazione logistica/abitativa che la possa  aiutare a darmi una sua preziosa  soluzione in merito alla questione in oggetto, le invio in allegato una bozza della mia abitazione dove sono evidenziate le specifiche tecniche e quanto il sottoscritto ritenga opportuno fare qualora si deciderà di prendere un suo cucciolo… Nel ringraziarla della sua disponibilità e augurandogli un buon lavoro per il corso del 13 aprile, al quale aimè non potrò partecipare, le anticipo fin da ora che sarà mia intenzione e di mia moglie (forse anche con i bimbi) di venirla a trovare dopo il 15 di aprile se ella è d'accordo a Peveragno  (anzi mi suggerisca un posto vicino dove alloggiare) previo una telefonata che spero di farle quanto prima”.

 

Con la sua telefonata, Franco (oggi un amico), operatore ospedaliero del 118 di Roma, mi avvisava che il suo LEO era appena passato a miglior vita e che l’intenzione della sua famiglia, sempre più impaurita dalle continue intrusioni che avvenivano ogni notte nel quartiere, sarebbe stata quella di dotarsi di un mio guardiano.

 

 

La prima cosa che pensai, e che mi fece sorridere, fu: “Che strano destino è quello di TOBET, in meno di una settimana passerà dal Ferrari Testarossa ad un operatore della Croce Rossa!”. E fu così che lo consigliai ai nuovi proprietari romani che, dopo una notte trascorsa a Peveragno, ripartirono con il loro nuovo cucciolo, non solo pieni di speranza che TOBET potesse diventare quel difensore tanto auspicato, ma anche con il forte augurio che la sua salute si dimostrasse migliore di quella del povero LEO.

 

Karakell – Madre di TOBET

 

TOBET era nato da due miei ottimi riproduttori: madre Karakell (Tejen x Annibal), della quale sono già ben note a tutti le doti caratteriali) e padre Shogun I°, un ottimo cane Anti Lupo, arrivatomi già adulto dai pascoli della Transilvania, poiché incompatibile con le persone estranee che si avvicinavano al gregge, tanto da costringere i pastori a doverlo tenere tutto il giorno legato allo stazzo.

 

Shogun I° – Padre di TOBET

 

 

Avevo chiamato questo suo figlio TOBET perché ero appena arrivato dalle montagne del Sud Kazakistan, luogo in cui avevo scoperto che, con questo nome, i pastori individuano i loro cani per la difesa del bestiame contro i lupi.

 

Il piccolo TOBET aveva già dimostrato fin da giovanissimo eccellenti doti di cane territoriale, così come una grande predisposizione ad essere affettuoso con chi si occupava di lui. In più, il suo nuovo proprietario Franco, ha sempre ascoltato ogni mio consiglio su come crescere al meglio il “giovane” guardiano, oltre a porre ogni accorgimento tecnico nel giardino affinché il cane potesse sviluppare al meglio le sue doti caratteriali, tant'è che il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi TOBET, pur essendo ancora immaturo, è già in gran parte quel guardiano che Franco desiderava per sentirsi più tranquillo nella sua abitazione.

 

 

Attualmente TOBET ha solo 2 anni e mezzo ma tiene già sottocontrollo ogni cosa che capita lungo la recinzione del suo territorio: non esiste persona che possa avvicinarsi al cancello di casa senza che lui reagisca facendo di tutto per allontanarla! Un vero protettore della famiglia di Franco, composta dalla moglie Claudia e da due figli adolescenti con i quali il cane ha sempre saputo mantenere un ottimo rapporto di rispetto ed equilibrio.

 

 

Fino a pochi giorni fa, l’unica vera pecca di Franco era stata quella di aver cresciuto TOBET da solo e senza una utile compagna, cosa ormai superata poiché, a forza di insistere, l’ho convinto a porre rimedio e adottare NIKITA, che lui chiama la “bellona”, la quale saprà coadiuvare il “bullo” in ogni sua azione di protezione famigliare. Per un cane, animale strettamente da branco, poter vivere in compagnia di un altro soggetto della stessa specie, rappresenta la principale esigenza della sua vita, visto che la famiglia, per tanto che s'impegni, non potrà mai sostituirsi ad un suo simile!

 

 

Passano gli anni ed io continuo a scrivere sui miei cani da guardia, dimostrando ogni volta con i video i risultati ottenuti, tutte storie a lieto fine fatte di animali che si integrano perfettamente con le loro famiglie di adozione, proteggendole in modo molto efficace dal rischio sempre più elevato di subire pericolose intrusione della delinquenza. Purtroppo però, sui VERI cani da guardia si conosce ancora troppo poco e spesso parla anche chi non sa, quindi alcune persone continuano a telefonarmi per manifestare la loro paura di avvicinarsi a questi animali, poiché sconsigliati dall'amico, dal veterinario, etc... Un buon cane da guardia non è però mai pericoloso per i famigliari che lo sanno crescere con buon senso (anche senza esperienze precedenti ma con la volontà di imparare) e non ha nulla a che vedere con certi cani squilibrati a cui si riferiscono spesso i media (...quelli non sono cani da guardia!). Piuttosto va sottolineato che questa tipologia di animali non rappresenta grande interesse economico per la maggior parte degli operatori dell'attuale settore cinofilo e quindi vengono denigrati volentieri da chi non ne può trarre profitto.

 

 

I veri cani da guardia non creano utili agli addestratori, né tanto meno sono idonei a praticare le varie discipline sportive create negli ultimi anni per gli animali, non amano cibarsi di crocchette né tanto meno si ammalano sovente come piacerebbe a chi li cura per mestiere, in compenso però, chi nella vita li prova una volta, non riesce più a rinunciare alla sicurezza che offrono poiché, addormentarsi la sera sapendo che fuori c’è chi sorveglia ogni angolo del giardino, non ha prezzo!

 

 

In ogni caso, l'utilità del vero cane da guardia e da protezione famigliare, sta comunque trovando sempre più riscontro con chi vive in una casa singola con giardino, com’è invece assolutamente sconsigliabile per chi abita in appartamento. Certamente non basta limitarsi a scegliere solo la razza credendo che tutto possa poi funzionare: essere un qualsiasi cane da pastore dell’Asia centrale conta ben poco e non rappresenta alcuna garanzia di risultato!

 

 

E' invece necessario individuare il soggetto idoneo fin dalla sua tenera età, crescerlo seguendo alcuni importanti accorgimenti (evitando così vari errori che la maggior parte dei proprietari inesperti commette) e, non appena il cane maturerà, qualsiasi famiglia potrà iniziare a godere di una tale protezione contro la delinquenza che solo chi ha già provato può immaginare.

 

 

Il vero cane da guardia è sempre molto affidabile con tutti i componenti della famiglia (in molti casi, ancora più dolce con i bambini di un qualsiasi altro cane da compagnia), così come si dimostra sempre attento, giorno e notte, a tutto ciò che avviene all’esterno della sua recinzione, pronto ad intervenire con coraggio contro chiunque di estraneo voglia intromettersi abusivamente nella "sua" proprietà.

 

 

Chi trova un buon cane da guardia trova un tesoro: ...e TOBET è uno di questi!

 

Cliccare QUI per vedere il Filmato di TOBET

 

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