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Da una recente cucciolata di BURKA x ANNIBAL sono nati 2 cuccioli maschi: Skorpion ed  Ahal.

Ahal l’ho già assegnato ad una signora di Torino, grande amante degli animali con esigenze di sicurezza in giardino, invece Skorpion l’ho “adottato” io!

Per un allevatore amatoriale come me è sempre gratificante avere molte persone in Italia che condividono i miei criteri di selezione e che mi seguono fedelmente. Con molti degli attuali proprietari dei miei cani è nato un ottimo rapporto di amicizia fondato sulla reciproca riconoscenza: io gli avevo promesso un buon cane da lavoro ed ora lo posseggono, loro mi avevano garantito di accudire con amore i miei “beniamini” e questo si è verificato. (E’ veramente grande la cura che hanno due famiglie dei loro rispettivi Kabul e Zar, due “grandi” cani che ho dovuto cedere per problemi di spazio e... di ASL!).

Non so se sia dovuto al fatto che selezionando cani VERI si attira automaticamente l’attenzione di persone VERE, generose e senza troppi fronzoli, ma la mia esperienza che sto maturando da tempo in tutt’Italia si sta dimostrando molto entusiasmante. Se io dovessi accettare tutti gli inviti che ricevo dai i proprietari dei miei cani, di rimanere loro ospite per qualche giorno, non credo potrei più lavorare né occuparmi della mia famiglia. E’ questo, coi tempi che corrono, non è poco!

Ma la possibilità di crescere un cucciolo per se stessi, un soggetto in cui si crede veramente sin dai primi giorni della nascita ipotizzando il futuro e facendo grandi previsioni (rimettendosi ogni volta in gioco), è una sensazione INSPIEGABILE. Direi molto simile a quell’adrenalina che provavo un tempo durante le mie competizioni sportive.

Alla soglia dei 50anni, appesantito da po’ di pancia, cosa potrei ancora fare per provare un po' di brivido della competizione se non scommettere pubblicamente sulle future doti di un mio cane, oggi cucciolo ma domani un GRANDE GUARDIANO?

Cosa credete possa rappresentare, per un VERO allevatore amatoriale appassionato dei suoi cani, il ricavato dalla vendita dei soggetti che ama?

Nient’altro che il rimborso spese per il cibo, per le cure dei cani adulti, per le strutture dell’allevamento continuamente in degrado, per lo studio e ricerca sulla razza ( in questo caso con origini così lontane) e mille altri oneri burocratici che si aggiungono ogni giorno al fardello.

La reale soddisfazione, è invece poter dichiarare: “Questo cucciolo non ha prezzo, non lo venderei manco per un milione di euro!!”. 

E se c‘è un  cucciolo che non venderei per nessuna cifra al mondo, questo è proprio SKORPION!

(.. vi prego però di non dirlo a mia moglie!!!).

SKORPION, che la mia famiglia chiama “Annibaletto” per la sua grandissima somiglianza caratteriale con suo padre Annibal, è la massima espressione della mia selezione, ovvero la rappresentazione vivente del titolo del mio primo libro: “GUADIANI SI NASCE”.

Lui era già un guardiano a 15 giorni di vita: chiunque di noi s’avvicinasse alla cuccia, dove Burka lo stava allattando, lui brontolava.

SKORPION è’ nato “piccolo e nero” (il suo fratello Ahal era il doppio!), lo dovemmo anche salvare dal soffocamento che gli stava procurando il liquido amniotico, inizialmente non voleva mangiare, ma appena ebbe le prime energie, ci stupì con il suo carattere: SKORPION non fu mai un cucciolo, bensì un cane adulto in miniatura!

Quando partii per il Tajikistan, sapevo già che quel cucciolo "piccolo e nero" sarebbe stato il mio cane (mia moglie mi inviava, ogni 2/3 giorni, le fotografie via e-mail ed io non vedevo l’ora di aprirle per vedere il "fenomeno" che cresceva, ogni volta che soggiornavo a Dushambe, la capitale).

Quando incontrai in quelle terre lontane il cane preferito da Ibragim: SKORPION, un giovane soggette molto potente e longilineo, decisi che avrei chiamato anch’io, con quel nome, il mio cucciolo, considerato che lui era nato quasi tutto nero e dimostrava già un carattere pungente come uno scorpione.

SKORPION non agisce mai per caso, la sua serietà ci ha impressionato sin dai primi istanti.

Anche il fratello Ahal (morfologicamente migliore), ha già strabilianti doti di guardiano (ho appena inviato alla futura proprietaria un filmato che lo riprende mentre mi abbaia in difesa del territorio durante uno dei miei test attitudinali sul carattere: e sto parlando di un cucciolo che compie oggi 53 giorni!), ma SKORPION è nato con la diffidenza e malizia di un guardiano adulto! Non si fida di nessuno.

Pare non sia mai stato cucciolo:  non si cura minimante di seguire la madre Burka, gira indipendente nel giardino come avesse 2 anni ed è sempre presente ovunque ci sia un rumore. Ogni volta che io esco di casa e lui non mi riconosce, inizia a corrermi incontro abbaiandomi vigorosamente, con la coda diritta, per fermarsi solo a pochi metri quando si accorge che sono il suo padrone. L’altra sera, al mio rientro, me lo sono trovato diritto sulla rete che mi ringhiava ed abbaiava buffamente.

A volte, come faceva già il padre da piccolo, si accorge che la reazione appena intrapresa è superiore alle sue reali possibilità di cucciolo di 2 mesi (scarsi) e quasi si stupisce da solo di tanta spregiudicatezza.

Non voglio però tralasciare il suo aspetto affettuoso, ereditato da entrambi i genitori, ogni volta che poi mi riconosce mi fa ogni tipo di effusione e nuovamente mi ricorda il padre: massima determinazione con l’estraneo ma infinita dolcezza con noi della famiglia.

In poche riprese, SKORPION ha imparato ad andare al guinzaglio ed ha accettato subito di lasciarsi condurre nel traffico senza timori. Cosa lo rende fenomenale è proprio questo suo duplice aspetto: è diffidente di tutto ma nulla lo spaventa, anzi lo affronta con incredibile audacia senza la minima preoccupazione.

Scriverò ancora di SKORPION, …ma per adesso me lo voglio godere in questi suoi mesi di crescita!