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A chiunque di voi sarà  già capitato di leggere sui giornali o su internet vari annunci del tipo: AAA regalasi cuccioli meticci di cane da guardia, oppure AAA cercasi cane senza pretese, purché da guardia e buono in famiglia.

Spesso mi capita di ricevere telefonate di persone che mi dicono: “Mi servirebbe un cane solo per la guardia, quindi vorrei spendere poco!”.

Mi sono ormai reso conto che in questa nostra società, dove molti dei valori più importanti sono ormai stati stravolti o messi completamente da parte, anche il compito più nobile di un cane sta per sparire. Come per l'uomo, anche negli animali prevale il consumismo. Il buon cane utile alla guardia, rustico e robusto, non rende più a nessuno tranne che al padrone che ha la fortuna di possederlo. Nei cani, oggi si prediligono quelli semplicemente belli ed amorfi, ideali per vivere chiusi in appartamenti delle grandi città, da mantenere a costosissime crocchette o carne in scatola e meglio se fragili di salute, per la gioia degli ormai tanti veterinari a caccia di clienti.

A molti allevatori interessano solo più cani morfologicamente perfetti ma privi di personalità che si adattino facilmente a vivere e riprodursi in una gabbia, che siano di semplice gestione, che si lascino maneggiare da chiunque e toelettare a dovere, etc..

Molti proprietari sono contenti di soddisfare così il proprio ego di avere in casa il soggetto pluri-decorato, le riviste scrivono articoli sulle competizioni, le aziende investono in pubblicità  e cosà via. Anche nel cane esiste la moda, si acquista un soggetto perché lo si è visto in televisione o perché lo possiede un personaggio famoso.

Ai bambini è molto più semplice regalare un cane capace di sottomettersi ad ogni sopruso, piuttosto che insegnare il rispetto e la gestione dell'animale.

Le associazioni protettive, non potendo nulla contro la sofferenza degli animali chiusi negli allevamenti intensivi, si rincuorano promuovendo un cane sempre più simile all'uomo.

Invece, se il nostro amico è di forte carattere e ringhia ad un estraneo, oggi si porta dal comportamentalista in quanto lui, pur essendo l'unico normale, conviene a tutti trattarlo da psicopatico e curarlo dallo psicologo, al posto del padrone.

Ormai da tempo, i veterinari prescrivono psicofarmaci specifici per cani stressati! Abbiamo ormai cani con ogni forma di allergia, intolleranti al glutine, diabetici, sovralimentati, etc.. Quasi tutte le famiglie possiedono un cane ma, se una volta all'anno uno di questi esce fuori di testa e morde l'uomo, allora si fanno articoli da prima pagina, i giornalisti s’improvvisano cinofili, i legislatori inventano provvedimenti discriminando alcune razze e tutti concordano che un cane più è scemo e meglio è!

Pochi sanno e si rendono conto che la guardia è il compito più antico e nobile del cane, si pensa che l'uomo quando migliaia d'anni fa si interessò a quest'animale, probabilmente derivante dall'incrocio di un lupo ed uno sciacallo, fu proprio perché notò che emetteva un verso strano ogni volta che qualche estraneo si avvicinava al territorio dove era presente. Poiché a differenza del lupo si lasciava avvicinare ed accettava volentieri gli avanzi di cibo, l’uomo decise di trarne utilità  come rudimentale, quanto efficace, segnale d'allarme e fu cosà che iniziò la storica convivenza.

Il resto avvenne tutto nei secoli a venire, tipo l'utilizzo nella caccia, nel soccorso, nel traino delle slitte, etc…

Alcuni sedicenti esperti hanno esordito ultimamente affermando che il cane da guardia non ha più modo di esistere in quanto l'uomo ha ormai inventato l'antifurto ed altri sistemi di sicurezza e quindi costituisce solo un eventuale "pericolo" inutile per la società. Ma la realtà è che a differenza dei vari congegni elettronici che si attivano solo quando l'intruso sta per entrare nella proprietà, il cane da guardia è l'unico sistema per essere avvisati già  molto prima, quando ancora il malvivente è fuori della proprietà. Tutto questo, con o senza energia elettrica, di giorno e di notte, 365 giorni all'anno e senza falsi allarmi o anomalie. In più un buon cane da guardia non si limiterà  solo ad avvisarci che sta entrando qualcuno ma cercherà con tutte sue forze di fermare l'intruso offrendoci più tempo di correre ai ripari.

Il vero problema è però di altra natura. Dopo il disastro genetico che l'uomo ha saputo fare in questi ultimi 20 anni, il vero cane da guardia non esiste più e la gente subisce spesso amare delusioni dopo l'acquisto di un cucciolo, finalizzato a tale scopo. L'autentico carattere del cane è andato dissolvendosi, gradatamente dopo l'esasperata selezione morfologica sulle razze.

A volte si acquista un figlio di un buon soggetto da guardia e si spera possa diventare nel tempo come il padre ma poi in realtà  non succede nulla di ciò. Se non esistono determinate caratteristiche storiche, ben fissate nella linea di sangue del cane, non avverrà  nessuna trasmissione genetica delle qualità. Altro problema importante, è l'assoluta assenza di ciò che io chiamo "acquisizione genetica", ovvero se si continua a produrre cuccioli derivanti da soggetti che vivono tutta la vita chiusi in gabbia, senza la possibilità  di esercitare molte delle loro funzioni primarie, generazione dopo generazione si otterranno solo più animali simili al cane come morfologia ma con predisposizioni diverse a quelle attinenti per natura.

Di basilare importanza è anche l'esperienza e la specializzazione dell'allevatore che deve capire, fin dai primi giorni, se il cucciolo è un soggetto alfa, beta, omega, etc.., e se potrà  diventare o meno un buon cane da guardia.

Non si possono allevare cani mirati a tutto: morfologia, carattere, lavoro, etc. Si può asserire ciò a chi è digiuno in cinofilia, con lo scopo di vendere un cucciolo in più, ma in realtà  i risultati saranno sicuramente deludenti.

Molti acquistano un cane da guardia e poi, per amore dell'animale, si rassegnano a passare 10/15 anni della loro vita a fare loro la guardia al posto del cane! Altri considerano cani da guardia quelli che reagiscono solo se minacciati ma in realtà tali soggetti difendono solo se stessi e non la proprietà  o la famiglia con cui vivono.

Oggi è più facile trovare cani divenuti aggressivi previi inutili addestramenti, altri esasperati dalle condizioni di detenzione o completamente snaturati dalle abitudini dell'uomo e quindi isterici. Difficilmente si trovano ancora veri guardiani, diffidenti per natura, dignitosi, discreti, avversi a chiunque non sia della famiglia (ovvero il loro branco), autentici capi del territorio, fieri e coscienti della loro importante funzione ed utilità  e contemporaneamente veri amici del padrone.

Nonostante l'uomo sia ormai stato abituato dalla società  moderna ad affezionarsi a qualsiasi cane anche se completamente inutile alle proprie necessità, avere un buon cane da guardia nel giardino è una grande comodità  e sicurezza per la famiglia.

Mai, io riuscirei a vivere cosi tranquillo nella mia casa in collina, se non avessi i miei formidabili Pastori dell'Asia Centrale che mi sono selezionato nel tempo, con tanta fatica.

Saper fare la guardia è una funzione antica quanto nobile di un cane, l'uomo e le istituzioni devono imparare ad apprezzare questa caratteristica dell'animale e conservarla come elemento naturale e tradizione storica, diversamente, dopo i nostri gatti moderni che ormai non cacciano più i topi, avremo presto anche uccelli che non sapranno più cinguettare, topi che non riusciranno più a rosicchiare, …fino ad arrivare poi a uomini che non avranno più la ragione di esistere. Per ormai antica esperienza personale vi posso garantire che avere nel giardino un buon cane da guardia, ALLIETA MOLTO LA VITA!