IL CANE PASTORE TURKMENO
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05/11/2011 - STORIE DI CANI - ARC 4



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HANNIBAL: con quell' ''H'' che conta!

 

Circa 2 anni fa, Maura e Thomas, avendo acquistato la loro bella villetta con giardino in periferia di Faenza RA e conoscendo i rischi di vivere in una casa indipendente, mi avevano chiamato per venire a conoscere i miei guardiani.

 

Fissammo il giorno in cui avrebbero attraversato la pianura Padana per recarsi nel mio allevamento e fu così che ci incontrammo per la prima volta.

 

Per Thomas fu un amore a prima vista, non appena vide la foga con cui i miei cani difendevano la proprietà gli brillarono gli occhi, mentre la moglie Maura rimase un po’ titubante in quanto, prima di decidere, desiderava concrete garanzie che il cucciolo che avrebbero eventualmente acquistato non si sarebbe poi trasformato in una problematica “bestiaccia” da gestire. Probabilmente la sua perplessità, oltre a derivare dalla completa inesperienza con cani precedenti, era anche motivata dal fatto che un loro amico aveva appena acquistato un cane (di cui tralascio volutamente la razza) che, nonostante non avesse mai fatto la guardia, aveva già comunque azzannato più volte i proprietari. Inoltre era un cane a pelo molto corto, doveva quindi passare l’inverno in casa e quindi su quella famiglia erano piombati una serie di disagi non ancora terminati tutt’ora: se ne stanno occupando il veterinario, un comportamentalista, il cane deve prendere pillole, soluzioni tranquillanti, portare un collare speciale, etc., praticamente un cane di nuova generazione che crea più problemi di un figlio.

 

Per vari motivi decisero di acquistare un mio cucciolo solo dopo un anno da quando vennero a farmi visita la prima volta ed in occasione della cucciolata “con i fiocchi”, nata lo scorso inverno, fra Annibal e Tejen.

 

Un giorno mi chiamò Thomas e mi disse: “Romano, qui la situazione sicurezza è sempre peggio, i ladri entrano ed escono dai giardini delle case come fosse un supermercato! Adesso ci siamo decisi ma vogliamo un cane forte, possibilmente un figlio di Annibal, io vorrei chiamarlo Annibal come il padre, anzi, quasi quasi gli metto pure l’H davanti, come Hannibal Lecter, con la speranza che se di notte mi entra un delinquente nel giardino, se lo possa mangiare!”.

 

Dalle parole di Thomas, apparentemente scherzose, io avvertivo una sua reale paura di potersi svegliare una notte (come succede sempre più spesso) con qualcuno che stesse forzando la porta di casa.

Io mi occupo di anticrimine da svariati anni e so benissimo quale sia lo stato d’animo di molte famiglie che oggi non si sentono più protette nemmeno in casa loro. Quando meno te lo aspetti, avviene il fattaccio e indipendentemente dai danni subiti, spesso il trauma rimane per tutta la vita.

 

La cucciolata di Tejen prometteva molto bene, già al primo mese di vita si potevano intravvedere alcuni soggetti con particolare predisposizione alla guardia. Il mio principale problema era però individuare un soggetto come desiderava Thomas ma che fosse anche, nello stesso tempo, molto socievole e giocoso, ideale per questi due proprietari alla loro prima esperienza con un cane di forte carattere e quindi capaci di commettere ogni tipo di errore.

 

Ogni volta che arrivavo in allevamento e che mi avvicinavo alla postazione dove avevo sistemato la cucciolata, un bel maschietto a pelo corto, tutto nero con un po’ bianco, era già sempre lì che mi aspettava e non appena sentiva i miei passi iniziava ad abbaiare. Era anche però il primo che mi veniva incontro a farsi coccolare quando entravo nel recinto, quindi decisi di scegliere lui.

 

Nei primi mesi ci furono un po’ di problemi perché Hannibal si dimostrava già un cane con il suo caratterino, Thomas aveva letto molte informazioni sulle riviste cinofile su come allevare ed educare i “cani finti” e quindi cercava di mettere in pratica tutto quanto assimilato. Il problema che un vero cane da guardia non è una valigia che la metti dove vuoi, quello lo si può fare con tutti quei cani pubblicizzati come tali ma che poi in effetti dentro non c’è nulla, un cane vero nasce già con una sua impostazione genetica forte ed indipendente che  dev’essere necessariamente rispettata. Più Thomas gli imponeva continue regole, più Hannibal si ribellava e quindi non lo considerava il suo capobranco. Completamente diverso fu invece il rapporto fra Hannibal e Maura, persona molto meno esuberante, fin dai primi giorni, lei si limitava a coccolarlo tanto che lui iniziò subito ad adorarla, pur rispettandola e obbedendo ai suoi comandi essenziali. La falsa teoria che il padrone si deve imporre con l’obbedienza sul cucciolo in crescita, ovvero la tanto conclamata “ebedience” di cui pullulano i corsi in ogni angolo del pianeta, va solo bene per i “mezzi cani”. Un cane con la C maiuscola deve innanzitutto crescere con la fiducia nel padrone, poi avvertirne il senso di bisogno ed individuarne il reale vantaggio nel sottomettersi, solo dopo lo rispetterà riconoscendolo come capobranco indiscusso. Ma pare queste teorie siano ormai scomparse, ..e con loro anche i veri cani.

 

Andai un giorno a casa loro, vidi alcuni errori che stavano commettendo e tutto si rimise in pista con un cucciolone che oggi sta crescendo sempre più affettuoso con i suoi padroni ed ormai “molto temibile” dagli estranei.

 

Spesso Thomas mi chiama e mi dice che non potrebbe più vivere senza il suo Hannibal, mi dice addirittura che nessun altro cane lo potrebbe sostituire e che non potrebbe più adattarsi ad un altro animale che non fosse lui. Quindi si tratta di amore profondo!

Dal canto suo Hannibal, pur essendo ancora molto giovane, è già un vero guardiano (direi maturato molto velocemente), è già disposto a dormire tutta la notte fuori sotto la pioggia pur di non tralasciare il suo posto di vedetta che gli garantisce maggior controllo sulla proprietà. Anche alcuni vicini lo stanno apprezzando molto in quanto grazie a lui vivono tutti più tranquilli in quanto le precedenti intrusioni notturne pare siano terminate.

 

Thomas è l’esempio di come possa cambiare un uomo per amore del suo cane, era un tipo preciso come un giapponese, il giardino pareva fatto con il tecnigrafo, era tutto geometricamente impeccabile, mentre oggi lui gode nel vedere la parte anteriore ormai trasformata nel “parco giochi” del suo Hannibal. Un anno fa era alle prime armi, mentre oggi è già quasi un esperto, legge ogni cosa che scrivo sui miei siti, ha praticamente imparato i miei libri a memoria, segue ogni mio consiglio, ..infatti il cane lo dimostra!

Ha partecipato al corso base sul cane da guardia, poi al 1° stage per Ispettori Federali con grande successo, gli è praticamente scoppiata addosso la passione per tutto ciò che riguarda il mondo dei cani ed ho l’impressione che, se continua di questo passo, diventerà una delle pietre miliari della neonata Federazione Italiana Cani da Guardia.

 

Quando un appassionato come me vende uno dei suoi cuccioli, indipendentemente dal prezzo pattuito, vive specialmente per le soddisfazioni che verranno dopo. Il denaro incassato sparisce in un batter d’occhio mentre la gratificazione di vedere un buon cane a crescere bene in una famiglia che lo ama, rimane nel tempo. La grande stima che oggi mi riconoscono alcuni clienti che conosco ormai da anni ed le loro continue dimostrazioni d’affetto sono innanzitutto ciò che mi fanno continuare ad allevare dei buoni cani da cedere ad atri.

 

Maura e Thomas, oggi hanno un SUPER GUARDIANO in giardino, ma se lo sono meritato!

Non hanno risposto al primo annuncio sul giornale limitandosi a cercare quello che costava meno oppure ubriacandomi di domande al telefono per evitare di perdere tempo in un viaggio. Si sono documentati molto prima dell’acquisto, hanno viaggiato parecchie volte dall’Emilia Romagna al Piemonte, pur non sapendo nulla di come sarebbe andata a finire, si sono fidati di me, hanno ascoltato i miei consigli e tutto è filato per il meglio.

 

Adesso con il loro Hannibal possono dormire tranquilli la notte perché anche se lui è ancora un cucciolone, ha già quell”H” che conta!

 

Cliccare QUI per vedere il filmato.

 

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