IL CANE PASTORE TURKMENO
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28/12/2012 - STORIE VERE SUI CANI DA GUARDIA (Video 6)



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KABUL : …un “perfetto” cane kirghiso in provincia di Latina!

Nel mio primo libro “Guardiani si nasce” parlai di questo cane scrivendo:

 

“ ….aveva appena aperto gli occhi e già brontolava quando ci avvicinavamo alla cucciolata o qualcuno dei fratelli lo sfiorava durante la poppata: smetteva di succhiare ed iniziava a ringhiare.

In tanti anni d’esperienza con i cani da guardia non avevo mai prodotto un cucciolo così attento e responsabile del territorio, fin dai primi mesi. Come lo liberavamo nel cortile si piazzava in un angolo strategico della casa, tanto da poter sorvegliarne entrambi i lati e al minimo rumore, partiva ringhiando in quella direzione con la coda dritta e lo sguardo incredibilmente concentrato, tanto da mettere già in soggezione chiunque.

 

 

La sua dominanza sugli altri componenti del branco è indiscussa, tanto da sottomettere con un solo sguardo sua sorella Tundra la quale si accuccia e si appresta subito a leccarlo ai lati della bocca. Tundra, pur essendo ancora una cucciolona, è già una femmina molto “dura” sia con gli estranei che con altri soggetti del mio allevamento. Ma con lui la “musica” cambia, Kabul sa fare il “sultano” sin dai primi mesi: lui si corica pancia all’aria e lei lo lecca, pulendogli il pelo, per interi minuti.

Non è un grande “abbaiatore” ma, fin da quando aveva 9/10 mesi, non si è mai impaurito ad alcuna provocazione, dimostrando estrema maturità, caratteristica solitamente di un’età molto più avanzata. Se lo si provoca minimamente lui attacca e non molla fino a quando l’estraneo decide di allontanarsi.

 

 

KABUL nacque da un famoso accoppiamento che io feci 5 anni fa fra Burka e il mio grande Kimè, l’indimenticabile “Guerriero”. Da quella prestigiosa cucciolata io ne ricavai il mio attuale Leone, le sorelle Tundra e Tejen ed anche Zurab, un maschio di grande carattere che vive non molto lontano da me.

 

KABUL raggiunse i 2 anni d’età a casa mia, fin quando un giorno un mio amico di Palestrina, al quale avevo ceduto da un po’ di mesi un’ottima cucciola di Orsa x Zar, s’innamorò di questo mio “giovanotto” ed iniziò a chiedermi di cederglielo, viste le frequenti e gravi rapine in villa che venivano messe a segno nella sua zona.

Lui abitava in una bella casa con un grande giardino, non aveva figli e la sua compagna era una grande amante per gli animali, quindi mi promise che il cane sarebbe sempre stato trattato come un nababbo. Infatti aveva già alcuni cani da caccia tenuti in una parte del terreno che aveva appositamente recintato e le condizioni in cui li manteneva erano eccellenti.

 

KABUL a 2 anni con mia figlia Sofia.

 

Dopo un po’ di reticenza, perché gli ero già molto affezionato, considerai che loro meritavano un cane come KABUL e che lui sarebbe stato molto più utile al suo lavoro in quella casa che da me dove i guardiani hanno sempre abbondato, inoltre erano brave persone e quindi decisi di cederglielo alla sola condizione che avrei potuto disporne delle monte e diventarne l’unico proprietario di tutte le cucciolate.

 

Allora ero ancora convinto che un cane potesse vivere molto meglio in una famiglia piuttosto che essere uno dei tanti nel mio allevamento, pur tenendo conto dell’ampio spazio che io concedo ad ogni coppia dei miei soggetti. Oggi invece, dopo altri studi che ho fatto in questi anni sui lupi, penso addirittura il contrario, ovvero che la convivenza ravvicinata di più soggetti dello stesso sesso, specialmente se rivali, sia molto congeniale alla vita di tutti i canidi e che proprio l’antagonismo che s’instaura fra maschi e a volte anche fra le femmine, sia una delle condizioni indispensabili affinché possano vivere una serena esistenza.

 

KABUL è un soggetto con una morfologia molto rara che prima di viaggiare in Asia centrale non avevo mai visto. Sono ancora pochi tutt’oggi i cani da pastore dell’Asia centrale a pelo lungo che si vedono in circolazione ed essendo quella una caratteristica più diffusa nel Pastore del Caucaso, chi non conosce bene a fondo la razza tende a considerarla come frutto di incroci, ma già nel mio primo viaggio in Turkmenistan ne avevo conosciuti alcuni molto simili, fra i quali uno particolare che viveva a casa di un benestante di Turkmenabad, una cittadina molto vicina al confine con l’Uzbekistan.

 

TURKMENISTAN – Io ed il proprietario del cane incontrato a Turkmenabad, soggetto molto simile a KABUL.

 

Il proprietario era molto orgoglioso di questo cane e non sarebbe mai stato disposto a cederlo per nessuna cifra in quanto sosteneva  che appartenesse ad una linea di sangue molto antica di cani aborigeni.

Io come lo vidi pensai subito al mio KABUL in quanto sembrava il suo sosia perfetto, tranne che per la statura e per il carattere.

 

TURKMENISTAN – Il cane aborigeno incontrato a Turkmenabad, al confine con l’Uzbekistan.

 

 

PEVERAGNO – KABUL a 2 anni nel mio allevamento.

 

Il cane di quell'uomo turkmeno si faceva maneggiare ed accarezzare da qualsiasi estraneo (e questo avviene con molti cani da pastore dell'Asia centrale se non sono nati da una mirata selezione a fare la guardia contro l'uomo), mentre KABUL, pur essendo più basso di statura, non avrebbe mai consentito a nessuno, tranne i familiari, di avvicinarlo.

 

TURKMENISTAN – Io e quel cane, assolutamente disponibile a farsi maneggiare da chiunque.

 

Fu solo quest’anno, nel mio ultimo viaggio alla scoperta del Kirghizistan,

 

 

in compagnia di Davide e Andrea, che riuscii finalmente a venirne a capo di tutti i “misteri” sul cane da Pastore dell’Asia centrale a pelo lungo.

 

Andrea di Novara e Davide di Trapani che mi hanno accompagnato quest’anno in Kirghizistan.

 

Il Kirghizistan è uno stato un po' più grande dell'Austria e dell'Ungheria messe insieme e occupa un territorio che per il 94% è montuoso. L'altitudine media del paese è di 2750 m s.l.m. e circa il 40% della regione kirghisa supera i 3000 m coperta per tre quarti da nevi e ghiacci perenni.

 

 

Non è quindi difficile capire come in quella parte dell’Asia centrale abbiano potuto generarsi naturalmente cani con un pelo più lungo e addirittura dotati di frange situate sugli arti e sul posteriore, indispensabili come protezione naturale dal freddo per animali costretti a dormire sul ghiaccio, a temperature glaciali, per tutto l’inverno fuori dalle tipiche yurte.

 

Sulle montagne del Kirghizistan a Maggio: le nevicate sono all’ordine del giorno!

 

Anche un carattere più diffidente ed aggressivo nei confronti dell’uomo si sviluppò nei cani originari di quelle montagne, in quanto molto meno frequentate da estranei e poco percorse dalle famose carovane che attraversarono per secoli, in lungo e in largo, il continente centroasiatico, da sempre un importante mercato orientale.

 

Infatti come riuscimmo a lasciare la capitale ed inoltrarci fra i pascoli kirghisi, di cani da pastore come KABUL, Leone, Iran, Tundra ed i loro discendenti, iniziammo a vederne parecchi.

 

 

Davide e Andrea erano già allora proprietari di due dei miei cuccioloni maschi a pelo lungo, uno tutto nero con un po’ di bianco e l’altro bianco a chiazze nere. Quando arrivammo su quelle montagne ed incontrammo i primi pastori con alcuni cani a pelo lungo, il loro sorriso gli attraversò il viso da orecchio ad orecchio.

Specialmente Davide era ormai quasi convinto, visto quanto aveva letto sui vari forum della razza, che il suo soggetto fosse stato un incrocio con alcuni cani da pastore rumeni. Quando invece fu la nostra stessa guida kirghisa a tradurci in inglese che il pastore lì presente stava dicendo che quel cane era un autentico cane aborigeno locale, Davide mi guardò dicendomi: “Adesso sto capendo tante cose, sui forum c’è ben poco da imparare, per capire bisogna venire qui in Asia centrale!”.

Ed è proprio per questo che io porto sempre volentieri con me chi vuole scoprire la verità su questa razza esotica e “misteriosa”.

 

Anche se non è una novità che ogni stato dell’Asia centrale rivendichi la paternità del vero cane da pastore medio asiatico, credo che i soggetti a pelo lungo che si possono incontrare ancora oggi sulle montagne kirghise siano tipologie di cani da pastore molto antiche.

 

 

Nonostante io allevi sia soggetti a pelo medio-corto che a pelo medio-lungo e che in entrambe le tipologie si possano riscontrare ottimi guardiani, dopo il mio viaggio in Kirghizistan mi son quasi convinto che l’antico cane da pastore fosse prevalentemente a pelo medio-lungo, vista anche la sua diretta provenienza dal lupo, come ormai hanno dimostrato tutti gli etologi.

Il cane a pelo medio-corto credo si sia poi solo originato in seguito per opera dell’uomo che scelse di occupare altre aree più aride e calde, un tempo completamente disabitate poiché meno idonee alla pastorizia. (Ma questa è solo una mia supposizione e di alcuni altri esperti dell’Asia centrale).

 

 

La verità non credo sia molto importante, bensì sarebbe invece interessante che si ritornasse ai cani di quel tempo, rustici come animali selvatici, furbi come dei predatori e con un carattere che non era secondo a nessun altro.

Oggi invece in qualsiasi stato dell'Asia centrale, bisogna cercare con la lente d’ingrandimento cosa sia ancora rimasto del vecchio cane aborigeno da pastore. E’ ormai invece facilissimo imbattersi, specialmente nei centri abitati, nei soliti “pachidermi” di produzione russa, con proprietari anch’essi sovietici pronti a giurare che il cane originale l’avrebbero creato loro in Russia, pochi anni fa, prendendo vecchi ceppi genetici che ora non esisterebbero più, etc, etc. Tanto da poter convincere chiunque ad acquistare i loro soggetti allevati in gabbie o addirittura in appartamento, provvisti di microchip, vaccini, passaporto e tutta quell’altra documentazione necessaria per essere accettati da quella cinofilia diventata ufficiale nei paesi più emancipati.

 

Meno male esistono ancora autentici pastori sparsi fra le montagne, non molti purtroppo ed ormai abbastanza difficili da raggiungere, che lavorano tutt’oggi con i veri cani aborigeni da gregge, che ad esempio in Kirghizistan chiamano “Dőbot” o “Aziat It”. Si tratta di gente molto semplice ma incredibilmente concreta che ragiona ancora come un tempo.

 

 

Per i cani da pastore Kirghisi, il taglio della coda e delle orecchie non è una prassi regolare, qualcuno crede che l’amputazione possa aiutarli nel loro lavoro di guardiania, altri invece tagliano solo le orecchie convinti che la coda possa essere utile al cane. Altri ancora lasciano tutto quanto come natura ha previsto, sostenendo che quando il lupo attacca in branco non sono orecchie e coda a fare la differenza.

 

 

A loro poco importa l’estetica dei soggetti, l’altezza ed il peso, sono abituati a valutare solo come se la sanno cavare quando il gregge è in pericolo. Saper far bene il cane da pastore è un arte che non ha nulla a che fare con la morfologia. Quei magnifici cani subiscono giornalmente una selezione naturale dettata dalle tante avversità tipiche di quei luoghi e laggiù sopravvivono solo i più forti!

 

E’ stato molto interessate, per me, incontrare in quei luoghi sperduti, specialmente fra le montagne, svariati cani da pastore a pelo lungo molto simili a quelli che io continuo a riprodurre da anni, innanzitutto per le loro incredibili caratteristiche di rusticità e capacità nella guardia.

 

In particolar modo ne incontrammo uno legato ad una catena di una casa, lungo una strada che collegava i due versanti di un’altissima montagna. Non eravamo assolutamente isolati e non c’erano pecore. Quel cane era tenuto lì, purtroppo legato ad una catena, solo per fare la guardia ad una casa cantonale.

 

 

La nostra guida ci disse che si trattava di un bellissimo esemplare di autentico cane aborigeno kirghiso, sicuramente isolato dal gregge per il suo carattere troppo riluttante contro l’uomo. Non aveva paura di nulla e di nessuno e si scagliava con potenza su ogni persona sconosciuta che si volesse avvicinare alla sua postazione.

 

Cliccate QUI per vedere il filmato.

 

Un autentico guardiano al naturale, simile di carattere ai soggetti che io riproduco da tempo, cani capaci di custodire in modo impeccabile la loro proprietà senza la necessità di nessun minimo addestramento.

 

La morfologia di quel cane era molto simile a quella del mio KABUL e il desiderio di portarmelo a casa fu molto elevato, ma purtroppo in quei viaggi tutto è difficile, specialmente organizzarsi per esportare un smile soggetto, senza contare tutte le procedure burocratiche che sarebbero necessarie per introdurlo in Europa con le attuali leggi in vigore.

 

Infatti le mi frequenti visite in Asia centrale non sono mai particolarmente rivolte ad impossessarmi di uno di quei cani locali, anche se non escludo di farlo in futuro, bensì quello di studiare dettagliatamente i parametri morfologici entro i quali io mi debba attenere per riprodurre l’autentico cane da Pastore dell’Asia centrale. Io credo che per fare dei cani da lavoro morfologicamente corretti non sia sufficiente basarsi su quanto stabilisca la Federazione Cinofila Internazionale, ma cercare invece di riprodurre le stesse proporzioni che la Natura forgiò nei secoli proprio negli stessi luoghi d’origine delle singole razze.

 

 

Se in un determinato stato il cane da pastore ha sviluppato una particolare tipologia di mantello, una determinata altezza e peso, una struttura della testa ed altre particolarità, quelle per me sono le giuste proporzioni da sviluppare nella razza e non sicuramente altre che quanto stabilito artificialmente alcuni uomini per crearne un agonismo fra i cinofili.

 

Per quanto riguarda KABUL, vi posso garantire che ha molte caratteristiche morfologiche simili ai migliori soggetti che abbiamo incontrato quest’anno nel Kirghizistan e come carattere non è sicuramente da meno, anche se lui oggi vive in provincia di Latina!

 

In questo filmato vedrete solo una parte del vero carattere di KABUL in quanto, nonostante mi sia camuffato in ogni modo, dopo pochi istanti credo che lui mi abbia ancora riconosciuto, tant'è che si dimostrava  molto incerto nello svolgere il suo normale ruolo di guardiano. KABUL è capace di performance altamente superiori!

 

Cliccare QUI per vedere il filmato di KABUL.

 

 

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