IL CANE PASTORE TURKMENO
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12/04/2011 - CANI DA GUARDIA C'era una volta, il cane da Pastore dell'Asia Centrale!



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IL TURKMENO – 349 33 35 668 – www.pastoredellasiacentrale.comwww.canidaguardia.com

 

Chissà come nacque il primo cane, qualcuno lo vuole discendente dal lupo, altri dallo sciacallo, ho appena letto un libro dove si dice che abbia ereditato la furbizia ed altre caratteristiche della volpe e non si può escludere che quell'animale, all'inizio della prima convivenza con l'uomo, fosse già  un successivo incrocio fra alcuni di questi. La scienza, con le sue ipotesi, ha dato delle tracce, ma il mistero continua come per la comparsa dell'uomo sulla terra. Una cosa è certa, per i credenti, lo creò Dio come tutti gli esseri viventi e sarà  solo un caso ma, in inglese, la lingua più diffusa al mondo, cane di dice "dog" che è l'anagramma di God (che significa Dio). Nel 1935, R.I. Pocock iniziò a sostenere che nel cane erano marcatamente presenti tracce genetiche di quattro tipologie di lupi: il lupo grigio euro-asiatico, il lupo grigio indiano, il piccolo lupo del deserto arabo ed il lupo lanuto del Tibet e dell'India settentrionale. Le ricerche fatte successivamente hanno poi confermato, pressappoco, queste teorie. Ed io ho tenuto molto presente questi concetti per selezionare il mio Pastore dell'Asia centrale, essendo questa razza, forse, la più antica del mondo e quindi molto vicina alle origine del Canis famigliaris ovvero il primo cane discendente dal lupo. Ricercando cani da Pastore dell'Asia Centrale per il mio allevamento, molto forti di carattere, da utilizzare come fattrici e stalloni, ho riscontrato sia negli stessi che nei loro cuccioli, molti elementi che ricordano questi quattro tipologie di lupo. Se un allevatore seleziona prevalentemente il carattere del cane, perché non ottiene mai, come elemento costante, la grande mole dei soggetti? Il colore grigio, come può non essere presente in un cane antico come il Pastore dell'Asia Centrale? Perché nello studio genetico, sugli antenati del cane, si parla di piccolo lupo del deserto e non del grande e pesante lupo del deserto? Lo sapete che nel Turkmenistan, terra d'origine del cane da Pastore dell'Asia Centrale, il deserto copre una superficie di circa il 95% ti tutto il territorio nazionale? Come può ancora destare perplessità, il pelo lungo di alcuni Pastori dell'Asia Centrale, antica caratteristica del Lupo lanuto del Tibet, presente nell'origine del cane primitivo? Il famoso mitico molosso del Tibet, leggendariamente antenato del nostro Pastore dell'Asia Centrale, da dove sarebbe derivato, se non da questo lupo a pelo lungo?

Ma continuiamo con le origini del cane.

Si pensa che la selezione dell'uomo su questo animale abbia ben oltre i 10.000 anni di storia e partendo dallo stesso canide, si è poi giunti a razze, completamente agli antipodi, come il Chiwawa e l'Alano. Un aspetto molto interessante, quanto curioso, è che gli organi interni del cane non hanno avuto la stessa trasformazione della struttura ossea e muscolare, ma hanno mantenuto, pressappoco, l'iniziale potenzialità , ovvero quella del cane primitivo. Di qui, si può capire facilmente la vitalità  e la resistenza dei grandi cani piccoli e la fragilità  dei cani grossi. In poche parole, il Chiwawa si trova con gli organi interni, sovradimensionati rispetto al suo fisico ed un Alano con altri simili, di gran lunga insufficienti, in proporzione alla mole. L'inevitabile conseguenza è che, il più piccolo li logora più lentamente ed ha solitamente un percorso di vita molto più lungo e vigoroso, il gigante oltre a morire molto prima, deve convivere con numerose patologie, dovute all'insufficiente potenza degli organi interni, tipo il cuore. Ecco un altro fattore, per cui i cani di grande mole non mi sono mai interessati e per esperienza, non gli attribuisco tutta la forza vantata da molti allevatori ed appassionati della razza. Mentre l'animale selvatico mantenne tutte le sue funzioni, fin dalla preistoria, grazie ad accoppiamenti naturali decisi dal branco, l'uomo iniziò a distorcere questo equilibrio, nel suo cane domestico. Oltre a fargli perdere gran parte dello spirito predatorio, offrendogli spontaneamente i resti della sua caccia, iniziò a sperimentare accoppiamenti mirati ad ottenere soggetti particolarmente indicati alle sue volontà. Da qui, iniziò il declino del cane primitivo, in quanto molte patologie che la natura avrebbe regolato con la selezione naturale, furono esasperate dall'uomo. E' un chiaro esempio, la patologia del nanismo, quando l'uomo si accorse che, ogni tanto, nascevano cani con le gambe corte, non li soppresse, bensì li accoppio fra di loro per ottenerne cani ideali alla caccia di prede presenti nei cespugli e nelle tane. Poi si accorse, che sporadicamente alcuni soggetti nascevano di colori diversi dal solito e quindi iniziò a provare accoppiamenti per ottenerli di varie tonalità , tanto da poterli riconoscere più facilmente e rivendicarne la proprietà  rispetto a quelli dei vicini. L'uomo provò, riprovò, sbagliò, si corresse, tutto fu comunque mirato, per millenni, all'utilità  e non all'estetica del suo cane. I pastori stessi, quando selezionavano soggetti più alti di statura, lo facevano semplicemente perché il lupo si accorgesse di loro, fra le pecore e fosse più restio agli attacchi, in quanto collegava la presenza del cane guardiano, al più temibile uomo capace di spari, fuochi, etc.. Ho comunque, trattato in altri paragrafi, il rapporto forza/grandezza nel cane da pastore. Tanta audacia e potenza del cane da Pastore dell'Asia Centrale "autentico" fu selezionata infatti dai pastori locali che, dovendo contrastare attacchi, così feroci e frequenti, da un lupo, non molto grande, ma estremamente aggressivo, per la fame tipica per gli abitanti del deserto, fece molti tentativi per crearsi il cane adeguato alle sue esigenze. Quale cane, avrebbe potuto contrastare efficacemente gli attacchi del lupo selvatico, se non un soggetto di pari aggressività, velocità  e potenza del morso? Al lupo asiatico, molte volte, non bastò la presenza del cane per dissuaderlo dalle frequenti carneficine, quindi ai pastori turkmeni non fu sufficiente selezionare cani grandi da far figura, ma soggetti veramente duri nella lotta contro i predatori. Esistono molte testimonianze di attacchi di orsi sventati, con lodevole successo, dai cani locali, ma non per la loro mole, che nulla avrebbe comunque potuto, bensì per la loro determinazione aggiunta ad astuzia ed agilità , nel dissuadere il pericoloso predatore. Il pastore turkmeno, dovette comunque rapportarsi con il problema dell'affidabilità  dei suoi cani, nei confronti degli agnelli e dei propri familiari che nacquero e vissero, per secoli, fra i greggi. Prediligere soggetti con caratteristiche simili ai lupi significava aumentare alcuni fattori di rischio. E fu proprio là , durante lunghi anni di selezione, che avvenne il miracolo di una razza unica al mondo come il Pastore dell'Asia Centrale "autentico", un cane di estremo coraggio e potenza contro i predatori, ma con elevata affidabilità  per i componenti più deboli del branco, bambini compresi. Più facile fu per i Pastori che popolarono la nostra Maremma, il lupo locale non fu mai di tale cattiveria, viste le alternative di caccia che poteva trovare nella macchia toscana, ed infatti la loro selezione di razza, portò ad eliminare qualsiasi sfumatura che riconducesse al lupo, tanto da averne la garanzia che nessuno dei cani pastori potessero ritorcersi sul gregge. Un grande cane bianco, che fu i Pastore Maremmano, bastò per garantire la sicurezza delle greggi presenti nei monti Appennini, in Asia Centrale la situazione fu, per millenni, molto diversa. Spesso, i predatori si mangiarono anche i cani! Poi, come tutti sanno, il mondo cambiò, avvenne il progresso ed il cane, costituendo notevole fonte di reddito per molte persone ed aziende, dovette cambiare anche lui. Prima l'uomo viveva prevalentemente in campagna, oggi ci sono le metropoli con i loro complessi residenziali. Selezionare cani curiosi, simpatici, belli, strani, "apatici" e umanizzati, è diventato un grande business per tutti: allevatori, veterinari, addestratori, produttori di mangimi, etc, mirato ad introdurre il cane in ogni appartamento, Non di rado, ricevo telefonate di persone che, pur abitando in un appartamento in città , con balcone o terrazzo, vogliono un mio Pastore dell'Asia Centrale da tenere in salotto e portare al parco, con il guinzaglio, due volte al giorno. Io, mi rifiuto di venderglielo e loro mi rispondono: ma come, mi è appena morto un Alano che ha sempre dormito, accanto a me, sul divano, dove sta il problema? Ed è proprio in quelle occasioni, consapevole di essere stato interpretato come persona scortese e con la certezza che troveranno facilmente chi gli venderà  un bel soggetto, forse futuro campione di bellezza, grande e pesante a volontà , che mi viene da pensare: "cos'è rimasto dell'autentico CANE DA PASTORE DELL'ASIA CENTRALE e di tutta la sua storia??"

 

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