IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
12/04/2011 - ...sulle orme del premio NOBEL!



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IL TURKMENO – 349 33 35 668 – www.pastoredellasiacentrale.com

A Konrad Lorenz fu conferito il Premio Nobel 1973 per la medicina, in riconoscimento della sua opera fondatrice dell'Etologia: ovvero la scienza che studia il comportamento degli animali.


Konrad Lorenz, nel suo libro “E l'uomo incontrò il cane” espresse chiaramente i seguenti giudizi sui cani selezionati per bellezza, offrendo tracce precise sui criteri da adottare nella selezione del cane domestico.


Nel suo libro scrisse esplicitamente queste sue opinioni:

"E' triste ma innegabile che un'accurata selezione di caratteri fisici non è conciliabile con una selezione di caratteri psichici. Gli esemplari che corrispondono a tutte le esigenze in entrambi i campi sono troppo rari per poter fondare solo su di loro la continuazione di una razza. Come io non conosco un solo scienziato veramente di genio che sia anche un Apollo, o una donna che incarni la bellezza ideale e sia dotata di un'intelligenza più che mediocre, cosà non conosco un campione di una qualsiasi razza canina che vorrei avere come mio cane. Anche se un allevatore si pone come compito una severissima selezione da entrambi i punti di vista, in pratica non potrà  fare a meno di scendere a dei compromessi. Così si incominciò a separare quella che è l'estetica dell'animale dalle sue prestazioni. Nei tempi andati, quando il cane era ancora prevalentemente un animale utile e la moda non aveva l'importanza che ha assunto oggi giorno, non esisteva il pericolo che nella scelta degli animali d'allevamento le qualità  psichiche venissero trascurate."


"La cosa però diventa veramente grave quando l'onnipotente tirannia della moda, la più sciocca fra le femmine sciocche, si arroga di prescrivere ai poveri cani quale deve essere il loro aspetto. Non esiste una sola razza canina le cui eccellenti qualità  psichiche originarie non siano andate totalmente distrutte non appena la razza è diventata di gran moda.

Soltanto se in un angolo sperduto del globo i cani in questione hanno potuto continuare ad essere allevati come animali normali, al riparo della moda, questo deterioramento ha potuto essere evitato. Così nel loro paese ci sono ceppi di cani da Pastore Scozzese in cui vivono ancora tutte quelle magnifiche qualità  di carattere tipiche di quella razza, mentre i nobili Collies allevati nell'Europa centrale, come cani di moda, agli inizi del secolo, hanno subito un incredibile processo di peggioramento sia nel carattere che nell'intelligenza. Se in una razza che diventa di moda, non c'è un allevatore che sappia dare il necessario sostegno alle qualità  psichiche degli animali, la sua sorte è segnata. Persino allevatori indubbiamente onesti, che preferirebbero morire piuttosto che permettere l'incrocio di un animale che non sia di razza purissima fino al più lontano antenato, non trovano nulla di immorale nell'allevare esemplari fisicamente splendidi che recano però tare psichiche. Lettori cinofili, per i quali scrivo questo libro, credetemi: la gioia di possedere un cane che rappresenti quasi la perfezione della sua razza, si spegne pian piano nei lunghi anni d'intimità , ma non si spegne il disagio che creano certe carenze psichiche come l'eccessivo nervosismo, l'ombrosità , l'esagerata pusillanimità ." 

"..già  nell'organizzazione delle mostre e dei concorsi si nasconde un certo pericolo: in una mostra canina il fatto stesso della concorrenza conduce automaticamente a esasperare i caratteri specifici di razza dei diversi esemplari. Se si osservano immagini antiche, che per le razze canine inglesi risalgono fino al Medioevo, e si confrontano con le razze degli attuali rappresentanti delle stesse razze, questi ultimi appaiono come grottesche caricature di quei nobili esemplari."


"Ed ora faccio una domanda agli allevatori, di cui è lecito presumere che capiscano cos'è un cane: non sarebbe meglio provare, anche una sola volta, ad allevare uno di questi cani intelligenti, fedeli e coraggiosi, pur correndo il rischio che, nel punteggio che riguarda le proporzioni del corpo, esso risulti battuto da quei capolavori usciti dalle mani di tosatori di lusso?"


In supporto, a quanto affermato dal Premio Nobel Konrad Lorenz, già  parecchi anni fa, io vorrei aggiungere che dovrebbero essere innanzitutto le istituzioni cinofile a non premiare, in modo così esasperato, chi seleziona solo per raggiungere risultati morfologici.

 

Le riviste riportano e pubblicizzano, da anni, unicamente gli allevatori che ottengono risultati in tal senso in quanto fautori di un volano commerciale di grande interesse economico per tutti.

Nella mia selezione, per l'ottenimento di cani UTILI alla guardia ed alla protezione della famiglia, non mirata all'acquisizione di risultati agonistici, spesso mi trovo in difficoltà  a far capire il grande valore dei miei soggetti, in quanto non sempre in linea con i parametri pubblicati sui siti e sulle riviste specializzate, quindi poco conosciuti dalla gente comune.

Oggi, nessuno premia chi alleva per la salute, l'intelligenza, l'equilibrio, l'efficacia di un cane, anzi qualcuno vorrebbe far sparire definitivamente il vero carattere dell'autentico Pastore dell'Asia Centrale, tanto da trasformarlo in un simpatico pupazzo, simile a molti altri, più facilmente gestibile in ogni occasione e senza alcune cultura cinofila.

Fortunatamente, non tutti seguono la massa e quindi la pensano così, infatti, ogni giorno, ho il piacere di ricevere la gratitudine dei miei clienti, quando mi ringraziano per il cane che gli ho consigliato e che oggi si godono nella loro proprietà .

Come tutti sanno, io ebbi un debole per il mio grande Kimè, un cane da Pastore dell'Asia Centrale che probabilmente poco avrebbe potuto ad un'esposizione di bellezza, ma che visse da primo, ogni giorno della sua vita, per la sua intelligenza, furbizia, per il suo grande istinto alla protezione della famiglia, qualità  che inoltre trasmesse egregiamente ai suoi discendenti.

Sarà  solo un caso, ma nel suo pedigree non c'era un solo antenato campione di bellezza ed è proprio da questa significante esperienza che io iniziai a scartare ogni soggetto premiato nelle esposizioni di bellezza, senza tenere minimamente conto dei vari titoli riportati, in quanto per me non solo non rappresentano alcun pregio del cane, ma li ritengo addirittura un importante deterrente che spesso incide negativamente qualora si vogliano ottenere cani da destinare ad un vero lavoro di guardia.

In questa specifica razza, la grande massa muscolare, artificialmente selezionata dall'uomo per le esposizioni, ha apportano ai soggetti dei grossi limiti funzionali a scapito della loro autentica potenza, riducendogli notevolmente l’indispensabile agilità, …oltre ad introdurre molti problemi di salute che il cane "autentico" non ebbe mai modo di conoscere in origine, pur vivendo in condizioni molto proibitive.

 

PASTORE DELL'ASIA CENTRALE CON PEDIGREE
ALLEVAMENTO PASTORE DELL'ASIA CENTRALE
ALLEVAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CANE DA GUARDIA
ADDESTRAMENTO CUCCIOLI