Avendo impostato molto del mio lavoro sull’efficienza del Pastore dell’Asia Centrale, più che seguire forsennatamente gli standard morfologici e trattando, su questo sito, prevalentemente argomenti riguardanti il carattere di questo magnifico cane, mi capita spesso che le persone mi scrivano e mi chiedano, se i miei cani sono "meno bellii”, di quelli presenti in altri allevamenti, che solitamente selezionano per le esposizioni. 

Senza volerlo, ho potuto, comunque, constatare, durante il mio viaggio in Turkmenistan, che parecchi soggetti, presenti in quelle terre d'origine, erano simili ai miei. Con grande soddisfazione ho scoperto che uno dei cani più apprezzati, per la sua morfologia, in una zona orientale del Turkmenistan, pluri-medagliato alle esposizioni di bellezza, è un maschio, molto simile al mio Kabul: sembrano due gocce d'acqua, con la differenza che il maschio turkmeno è più alto di statura ma in cambio il mio Kabul ha un carattere da non poterlo nemmeno rapportare a quello da esposizione, che mi sono accarezzato e portato al guinzaglio, subito, senza alcun problema! (Cliccare qui per vedere: (http://www.pastoredellasiacentrale.it/dett_news.asp?id=600 ).

Altro episodio, molto interessante, mi è capitato durante il mio incontro con Mr. Kyarizov, il più noto e storico allevatore del Turkmenistan, che quando ha saputo che avrei scritto un libro su questo cane, mi ha regalato una vecchia fotografia, in bianco e nero, da pubblicare, di un tipico cane aborigeno dei pastori del Karakum Desert, che lui personalmente apprezza molto come morfologia. Sono stato sbalordito nel vedere che, quel cane, era molto simile alla mia femmina Orsa, che fra l'altro mi ha già prodotto due cucciolate memorabili, sotto il profilo caratteriale. (Cliccare qui per vedere:  http://www.pastoredellasiacentrale.it/dett_news.asp?id=599 )

Pero, prima di entrare nello specifico, sul mio concetto di morfologia, vorrei fare una considerazione riguardante le scelte che, fino ad ora, ho potuto compiere, fortunatamente, nella mia vita. Chiunque mi conosca, potrà confermare che vivo in una casa molto confortevole con un grande giardino, il paesaggio che mi attornia, è un capolavoro della natura, ho due splendide figlie ed una moglie molto graziosa. Mi piace l’arte, l’antiquariato, ho studiato architettura e tutti gli amici mi considerano un’amante della “bella vita”. Qual’è la ragione, per la quale, dovrei allevare cani brutti? Certamente, ho sempre voluto che le cose piacessero innanzi tutto a me, senza badare troppo alla pubblica opinione. Le mie figlie, pur essendo carine, mi piace vederle sudare in palestra, affinchè ottengano buoni risultati nello sport, ho concepito la mia residenza, non come “casa perfettamente in ordine” da mostrare agli ospiti, ma innanzitutto come abitazione spaziosa, comoda e piacevolmente vivibile nel contesto naturalistico, in cui è ubicata. Nel mio giardino, non ho seminato il “prato inglese” che, forse, avrebbe dato l’idea della perfezione, bensì un’erba rustica che non secchi quando i miei due cani fanno i loro bisogni. Se, mia moglie, non fosse stata anche un esempio di dedizione e fedeltà, il nostro matrimonio non durerebbe da 20 anni.

Quindi, pur piacendomi tutte le cose belle della vita, ho sempre tenuto molto in considerazione gli aspetti pratici e sentimentali. Per stabilire che casa mia è confortevole, non ho bisogno di vederla pubblicata sulle riviste specializzate, per convincermi che mia moglie e le mie figlie sono graziose, non ho l’esigenza di sapere quale piazzamento otterrebbero ad un concorso di bellezza. Mi basta la piacevole sensazione, che provo, ogni sera, quando entro in casa ed incontro la mia famiglia.

E così, è per i miei cani! Il mio concetto di bellezza, è prevalentemente legato alla loro utilità. Non ho mai pesato, uno dei miei maschi, né utilizzato il metro per misurarne l’altezza, ho invece testato molte volte la loro efficienza. Credo, sicuramente, siano tutti di un’altezza superiore ai 70 cm al garrese e vi assicuro la loro prestanza muscolare, visto che vivono in recinti molto spaziosi. Le femmine sono, mediamente, più piccole ma, sicuramente, fra le più forti che esistano in Europa.

Una sola, di loro, ha calpestato un ring espositivo, in quanto, chi me la vendette allora, volle consegnarmela a Milano, dopo averla iscritta ad un’esposizione internazionale. Il giudizio dei giudici, fu “eccellente”, ma lei, oggi, è quella che meno spicca, fra le mie fattrici. Chiunque, visiti il mio allevamento, anche se profano, ne nota subito la differenza. Io le voglio un gran bene, ma è molto più lenta, in quanto più massiccia ed incredibilmente meno reattiva delle altre. Mangerebbe un bue, ogni pasto, per poi dormire tutto il giorno. Ringhia molto, ma è dominata dalle altre. Voglio precisare, che proviene da una delle linee di sangue ucraine, più dinamiche in assoluto.

Per il difficile lavoro, di guardia, che andranno a svolgere, io seleziono cani con fisici atletici e scattanti. In un cane, non ho mai badato molto alle dimensioni, (ovviamente sono tutti all'interno dei parametri dettati dallo standard internazionale F.C.I.),  mi piace l’animale diritto sulle zampe, che si nuove armonicamente con sguardo astuto, molto attento, impavido con la coda dritta (alcuni dei miei soggetti, la tengono così in tensione, da portarla oltre alla perpendicolarità!)

Se, il vostro concetto di bellezza fisica, trova riscontro nell’armonia posseduta da un campione di nuoto, di ginnastica artistica, etc.. i miei cani vi piaceranno. Se voi concepite la bellezza fisica, alla stregua del Body Building, sicuramente non saprò accontentarvi.

Una cosa che ho comunque capito, da tempo, è che se un allevatore seleziona innanzitutto per carattere e salute, successivamente, la morfologia verrà da sola, in funzione di vari procedimenti naturali, ormai consolidati dalla scenza etologica (..ma, purtroppo, ancora sconosciuti a molti!), ...chi rincorre solo l'estetica, mirata semplicemente ad essere competitivo in esposizione, non avrà buone sorprese!

In ogni caso, non sono stato io, ad inventare il detto: “Non è bello ciò che bello, ma è bello ciò che piace”  ... innanzitutto a voi, però!  E, non semplicemente ai giudici di gara!!!

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