IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
22/09/2008 - Cani da guardia: Siamo alla FRUTTA!



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Qui sopra, in foto, la mia grande "Yena", figlia di "Burka", femmina di circa 2 anni, dotata di grande riluttanza verso gli estranei ed amore incondizionato per le mie bimbe.

 

Un buon cane da guardia, è uno degli elementi primari per un piano di sicurezza efficiente anticrimine, mirato a proteggere qualsiasi famiglia, che abiti in una casa singola, con giardino. Da non paragonare ad un antifurto perimetrale, alla video-sorveglianza ed in molti casi, neanche ad una coppia di custodi. Loro potrebbero essere costretti, dagli aggressori, a collaborare sotto minaccia, i “veri”cani no, loro non danno confidenza a nessuno, al di fuori della famiglia che li ospita, alla quale riservano ogni devozione.

Questa considerazione, non la faccio per semplice passione della razza, ma per esperienza diretta, visto che, da tempo, opero nel settore della Sicurezza Abitativa Anticrimine.

 

Da un po’ di anni, tutto questo, pare non abbia più la minima importanza!

Esiste ormai, una concomitanza d’eventi che sta segnando, in Italia, la fine del cane da guardia. Poco importa se l’animale può contribuire alla salvezza di molte famiglie da furti e rapine in villa, il consumismo non ne trae espliciti vantaggi, quindi le istituzioni lo lasceranno estinguere.

 

Lo Stato italiano, ha varato una legge che dovrebbe tutelare dalle eventuali aggressioni in luogo pubblico, di cani ingiustamente aggressivi, condotti da persone irresponsabili. Tutto ciò è ragionevole, ma non lo si può ottenere stilando un’approssimata lista di cani, potenzialmente pericolosi. Questa lista è incompleta, alcuni cani sono stati prima inseriti e poi tolti, (come fossero diventati buoni improvvisamente), altri, nessuno li ha mai conosciuti, altri ancora continuano a far danni, ma non sono mai stati inseriti e così, via. In pratica, una delle tante leggi che vengono fatte in Italia, per dimostrare al popolo, che qualcuno s’interessa ai problemi. La legge parla di cani eventualmente pericolosi con estranei, se portati in luogo pubblico, ma la gente ha interpretato, stranamente, pericolosi con loro stessi e con i loro bambini, quindi hanno preso piede i cani “giocherelloni”, più sono “stupidi” ed inutili e più vanno di moda! Dicono che toglieranno questa lista, ma ormai il danno è stato fatto, alcune razze sono state “etichettate” come pericolose, senza che siano mai esistiti episodi, in Italia, di danni creati all’uomo, da questi cani.

 

I media, ogni volta che succede un grave episodio con un cane, partono in picchiata e raccontano fatti che manco loro possono credere. Scrivere che, un cane maschio di taglia grande, lasciato impropriamente libero in un parco, ha cercato di aggredire un altro cane maschio di taglia piccola, (avvenimento perfettamente normale, secondo natura) e che la padrona anziana, si è precipitata per strapparglielo dalla bocca e che il cane grande, temendo un’aggressione, si rigirato e la morsicata, non piace a nessuno, perché è troppo normale! Fa molto più colpo, citare che un cane, a passeggio per strada, ha aggredito improvvisamente una povera vecchietta che andava a passeggio! Scrivere che una signora, con probabili problemi mentali, raccoglieva, da tempo, ogni cane randagio e che un giorno, uno di questi cani, probabilmente impazzito, l’ha sbranata, non piace a nessuno! Molto meglio, un titolo del tipo: “Signora, sbranata dal proprio cane, che fino ieri, gli era stato fedele!”.

 

L’Italia ha realmente bisogno di una legge che tuteli la comunità, dai numerosi incidenti che succedono spesso per incuria dell’uomo. La legge sarebbe molto semplice da fare, se si volesse realmente risolvere il problema. Basterebbe non consentire la vendita e l’acquisto di cani di grossa taglia, a chi non ha una casa con giardino e prima di trasferire la proprietà del cane al nuovo acquirente, richiedere il nulla osta dei vigili urbani, previo controllo dei precedenti penali della persona e della recinzione, in cui vivrà l’animale, prescrivendone tutte le norme di sicurezza indispensabili alla detenzione. Sarebbe molto semplice, ma in Italia c’è il gusto per la confusione!

 

E’ possibile che, molto di rado, qualche cane impazzisca e morda senza motivo (a me, comunque, non è mai capitato, in 40 anni), ma quanti uomini squilibrati, ci sono i giro, per le strade? Forse, sono proprio loro da perseguire come pericolosi, al posto delle razze, i quali frustrati per altri motivi, esasperano i loro cani ad ogni tipo di aggressività. Saranno gli stessi che generano violenza, ogni domenica, negli stadi? Chissà?

 

Qualsiasi cane di grossa taglia, viene chiamato, da tutti, cane da guardia e pochissimi distinguono un cane da guardia da un cane da difesa. Il Pit bull, il Rottweiler, il Dogo-argentino, il Dobermann, e molte altre razze a pelo corto o raso, non sono cani da guardia! E’ possibile che qualche soggetto faccia anche la guardia, limitandosi ad abbaiare se vede un estraneo, in quanto tutti i cani, per selezionati che siano, possiedono ancora, qualche “rimasuglio” di territorialità, derivano tutti dal lupo! Però, il principio per il quale un cane fa la guardia, è completamente diverso! Il vero cane da guardia, è riluttante a qualsiasi estraneo, che entra nella sua proprietà in quanto lì, ha il suo branco, che è la famiglia con cui vive e ritiene utile per la sua sopravvivenza, in quel giardino si nutre e vorrà riprodursi. Uscito dal suo territorio, se non molestato, non aggredirà mai nessuno in quanto non fa parte del suo istinto. Molti cani costretti a vivere in appartamento e portati al parco, sempre legati ad un guinzaglio e addirittura stimolati nei campi d’addestramento, in quanto il padrone vuole sentirsi forte, in strada, con il cane aggressivo, non c’entrano niente con il cane da guardia che mostra i denti, quando ci si avvicina al suo cancello. Quando lo capirà la gente e chi fa le leggi???

 

Ho passato la mia infanzia, a “tormentare” di domande, tutti gli addestratori di tigri e leoni dei circhi equestri che venivano nella mia città e mai, uno di loro, mi ha raccontato di uno di questi felini che avesse aggredito un passante, quando inavvertitamente era scappato per strada. Figuriamoci un cane! Succede a volte che, un leone aggredisca, il suo domatore, in quanto stressato dai continui trasferimenti, irritato dall’impossibilità di accoppiarsi, etc.. ma se dovesse scappare dalla gabbia, cercherebbe un bosco, da ricrearsi un habitat naturale e non sicuramente un passante per strada, da sbranare senza motivo. La cattiveria, fa parte solo dell’uomo, non degli animali loro agiscono solo motivati dall’istinto. L’opinione pubblica, è generalmente ignorante in materia d’ animali e l’ignorante, è sempre il miglior consumatore, quindi utile perché ....facile da abbindolare!!

 

C’è chi fa una cucciolata di una razza, “considerata” da guardia e promette “ovvi” risultati soddisfacenti, a chiunque domandi se il cane, saprà difendere il territorio da adulto. Spesso i genitori, degli stessi cuccioli, non si muovono dalla cuccia, quando arriva l’estraneo, ma i figli, chissà perché, faranno sicuramente la guardia!

 

Ovunque ci sono inserzioni del tipo: “Regalasi cane da guardia”.

Quindi, da un lato ci sarebbero coloro, che hanno speso una fortuna, per avere un “vero” cane da guardia, senza aver mai avuto l’onore di possederlo, nonostante siano addestratori, veterani agonisti di discipline sportive cinofile, militanti delle forze dell’ordine, etc.. e dall’altra, chi li regala a chiunque abbia voglia di andarselo a ritirare! Strano no??

 

La maggior parte degli allevatori, a cui si chiede, se un qualsiasi cucciolo farà la guardia da adulto, rispondono immediatamente e quasi con stupore: “E’ ovvio, questa è una razza da guardia!!”

Quindi, un’altra logica, sarebbe che, pur accoppiando solo cani fortissimi, io devo selezionare, tutto l’anno, per ottenerne qualche valido soggetto, ad altri, ne nascono centinaia, ogni anno. Tutti con le stesse caratteristiche di territorialità!

 

Molti addestratori, a cui ci si rivolge, per lamentare l’inefficienza del proprio cane, nel difendere il giardino di casa, lo addestrano a mordere la manica, ...come ci fosse qualche relazione, fra addestramento e ciò che dev’essere già presente, nel DNA di un animale.

 

Altri, continuano ad accoppiare i loro soggetti, creando campioni, su campioni, di bellezza e sostenendo che il carattere del cane, è rimasto sempre invariato, anche se il Premio Nobel dell’etologia, Konrad Lorenz, è morto, sostenendo l’esatto contrario.

 

Alle esposizioni cinofile, ogni razza, indipendentemente dalla finalità, per cui è stata creata, si presenta sempre bella toelettata e profumata, disseminando l’idea che qualsiasi cane, può vivere in ovunque con qualsiasi padrone, purché abbia il denaro per acquistarlo.

 

Se si osserva attentamente la situazione, in Italia, esistono molte correnti di pensiero completamente differenti.

 

Ci sono “i delusi e sfiduciati”, che hanno “sprecato” soldi, più volte, per acquistare un vero cane da guardia, in quanto gli servirebbe molto per proteggere la loro proprietà e non l’hanno mai trovato. Gli “ottimisti”, che assicurano facili risultati su tutti i cani, detti “territoriali”. I “generosi”, che avendone in abbondanza, li regalano. Lo Stato, vorrebbe eliminarli. I comportamentalisti, convertirli, ad essere amici di tutti. L’E.N.C.I., l’Ente Nazionale per la Cinofilia Italiana, manco si ricorda che esistono, visto il business delle esposizioni cinofile. Gli animalisti, meno male non tutti, credono ancora che quando un cane ringhia al cancello, ad un estraneo, sia perché abbia subito traumi o violenze dal padrone. E la maggior parte delle persone, avendo perso ogni logica e conoscenza sull’animale, non sapendo più distinguere, il carattere del “vero” cane da guardia, dall’aggressività, acquista i soggetti delle razze, che vede coccolate nei programmi televisivi, li nutre con i mangimi della pubblicità e li ricovera nelle cliniche veterinarie, alcune volte ogni anno, facendosi “spennare”!

Nulla importa, se quella razza era nata per stare nei prati a governare le greggi in montagna, da oggi vivrà in salotto con il riscaldamento e sporcherà nell’ aiuola di sotto, al freddo. L'importante che sia "buffo" e simpatico. Insegneranno ai bambini, che quel cane è un giocattolo e che può subire ogni tipo di sopruso. Loro, cresceranno con questo concetto, alla fine, saranno morsicati ed i giornalisti rifaranno articoli sui giornali, criminalizzando i cani!

 

Praticamente, in Italia, c’è un po’di tutto in materia cinofilia, peccato manchino i “veri” cani da guardia, che sarebbero molto utili a chiunque ha una casa con giardino, uno Stato che s' interessi seriamente al problema ed i mezzi d’informazione, che preferiscano la verità, a tutto ciò che fa semplicemente notizia e spettacolo.

 

Venerdi 7 Novembre 2008.

Su internet ed alla televisione, è stata data la notizia di quel Pitbull di un anno e di quel Rotweiler di dieci, che hanno assalito il suo padrone riducendolo in gravi condizioni e che per placare la furia di quei 2 animali, è stato necessario l’intervento dei carabinieri che hanno dovuto abbatterli. La moglie, intervistata alla televisione, si è dimostrata stupita del fatto accaduto, asserendo che spesso dormivano con loro ed è poi stato aggiunto che il Rotweiler aveva già morsicato quella persona.

 

Ormai ottenuto lo scopo dei giornalisti, come il solito, di attirare ancora una volta l’attenzione sul pericolo degli animali, tanto per far notizia e poiché l’etologia è una scienza e non una semplice opinione, vorrei fare qualche considerazioni al riguardo, visto che la notizia successiva, dello stesso telegiornale, riportava di una tigre che scappata da un circo, ha vagato per un po’ di tempo in città, senza aggredire nessuno. (Come ho asserito più volte, trattando questo argomento).

 

Innanzi tutto il Pitbul ed il Rotweiler non sono cani da guardia ma cani eventualmente da difesa, anche se qualche soggetto può dimostrare, occasionalmente, territorialità, quindi il motivo per cui esprimono aggressività nei confronti di chi si avvicina ad una recinzione è spesso più portato per auto-difendere se stessi, piuttosto che il luogo in cui vivono. Da ciò, ne consegue che il tasso di aggressività, spesso, è una componente stabile e costante nel carattere e non solo in relazione al singolo fatto. Tanto per capirci, un conto è chi picchia allo stadio tifando per una squadra ed un altro, ben diverso, chi adotta inevitabile violenza per difendere i propri figli, da un’aggressione di un malvivente. Uno è aggressivo per natura e l’altro lo diventa per necessità. Con questa mia ipotesi, comunque non intendo criminalizzare nessuna razza di cani in quanto credo fermamente che la responsabilità sia sempre del padrone e mai dell’animale con cui si convive.

 

Come si può credere, che due cani stiano abbaiando a degli estranei, il padrone esce di casa per vedere chi c’è ed i cani aggrediscano il padrone! Chiunque abbia un minimo di logica, capisce che questo non può essere possibile. Non ha fatto nulla, ai passanti, la tigre scappata a Caserta dalla gabbia del circo, lo stesso giorno, come possiamo credere ad una notizia del genere!

 

E’ molto probabile invece, visto che si è appreso che i due cani erano entrambi maschi, di cui uno, fra l’altro,  di razza selezionata per il combattimento, si siano attaccati violentemente fra di loro ed il padrone nel tentativo di dividerli, sia stato aggredito. Dalla notizia si è appreso che il Rotweiler aveva 10 anni ed il Pitbull un anno, quindi c’è stata tolleranza fra i due, fino a che il Pitbull era rimasto cucciolo, poi crescendo, i due animali hanno avuto la necessità di decidere chi avrebbe comandato, fra di loro e si sono attaccati in un classico combattimento simile a cosa avviene in natura fra qualsiasi capo branco. Il grave problema, invece, è stato tenere due maschi, di forte temperamento, nella stessa recinzione! Che i cani, abbiano aggredito il padrone nel tentativo di dividerli, questo è normale!!

Provate ad intervenire quando due animali, anche di indole docile tipo stambecchi, caprioli, montoni, cavalli, etc..., litigano per il territorio e poi vedrete come vi accoglieranno!

 

La stessa affermazione della moglie: “Strano, perché spesso dormivano con noi”, costituisce un sicuro aggravante al fatto accaduto, in quanto nessuno dei due maschi è stato cresciuto, maturando l’indispensabile riconoscimento di supremazia nel padrone che deve fungere da capo-branco assoluto. Tanto più che, il Rottwailer, pare avesse già morsicato il suo padrone in altre occasioni. Il cane di grossa taglia, non deve mai dormire in casa con il padrone, tanto meno in camera da letto, (..purtroppo qualcuno, per dimostrargli maggiore affetto, lo fa dormire addirittura sopra il letto!), l’animale non è mai intelligente bensì dotato di istinti: stessa cuccia, stessi diritti! Quindi, a maggior ragione, i due soggetti hanno pensato di dare una lezione al terzo incomodo che si era intromesso. La stessa cosa avrebbe potuto succedere anche con due cani, non educati, che stavano facendo la guardia e che il padrone, senza alcuna superiorità maturata nel tempo, avesse deciso di prelevarli e distoglierli dal loro compito. Cosa da non fare mai, senza le dovute precauzioni!

 

Per rendere più tragica la notizia, si è voluto aggiungere che, per placare la furia degli animali, è stato necessario l’intervento dei carabinieri che hanno dovuto necessariamente abbatterli. Anche, su questo punto, vorrei fare qualche considerazione. Il tempo necessario, per accorgersi del fatto, da parte del vicino di casa, avvisare le forze dell’ordine, l’accorrere degli stessi, sarebbe stato decisamente superiore a quanto ci avrebbero impiegato i due cani, cos’ì infuriati come descritti, a finire il povero mal capitato. E’ molto probabile invece che, i cani abbiano morsicato il padrone, intervenuto per dividerli dal loro combattimento, che poi l’abbiano lasciato alla sua resa, come avviene sempre e che al sopraggiungere dei carabinieri siano andati alla recinzione minacciando gli estranei al territorio e che i militari, giustamente preoccupati per la sorte dell’essere umano, si siano sentiti motivati e giustificati nel loro abbattimento. Ho militato nei Carabinieri e conosco lo scrupolo che si sarebebro fatti militari, in quel caso, nel dover sparare a dei cani, così vicini all'uomo, con il pericolo di poter ferire ulteriormente, il malcapitato, con l’arma da fuoco.

Solamente che la notizia, così spiegata, non sarebbe mai piaciuta ad una redazione giornalistica e non potrò mai dimenticare cosa mi disse un giorno, un mio amico giornalista: “Romano, ormai i cani che morsicano gli uomini, non fanno più grande notizia, a noi servirebbe un uomo che morde un cane, perché non lo fai tu?”

Non dimenticatevi mai che, gli animali, nel bene o nel male, sono solo e sempre “animali”, siamo invece noi uomini che, spesso, diventiamo delle bestie!!

 

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