IL CANE PASTORE TURKMENO
sikurt - sicurezza abitativa anticrimine
 
25/10/2008 - CANI DA GUARDIA come si producono REALMENTE!!!!



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Poiché, a volte, ricevo richieste di: “ ..cuccioli qualsiasi, ...senza molte pretese, ...sprovvisti di pedigree ...da spendere poco, ..purché ottimi da guardia!”, (...come se i buoni cani da guardia, fossero quasi lo scarto della cucciolata e se ne trovassero in abbondanza!), vorrei, in questo paragrafo, chiarire come si arriva a produrre “realmente” cani idonei a vigilare nei giardini delle case ed a proteggere le famiglie che vi abitano. Purtroppo, non si tratta mai di semplice fortuna, casualità, destino, etc.. come si asserisce nella credenza popolare, bensì di un meticoloso e lungo lavoro di selezione.

Tenere in allevamento, qualche sporadico soggetto, capace di ringhiare attraverso le sbarre della gabbia, fra molti altri che non danno grandi segni di vita, raccontare leggende sugli antichi cani da Pastore dell’Asia Centrale, non significa, sicuramente, saper produrre cani da inserire nei vari contesti familiari. Uno dei motivi, per i quali, molti allevatori si orientano ormai sulle esposizioni è anche per il difficile lavoro di selezione che comporta allevare cani da utilizzo, in quanto destinati ad un’utenza più pretendente alla quale bisogna mantenere le promesse fatte. Sulla bellezza di un cane, tutto può essere opinabile, se il cane perderà ad una esposizione, potrà risultare colpa del giudice di gara, ma sulle capacità di fare la guardia o meno, rimane poco da disquisire: o ce l’ha o non l’avrà mai!

Oggi, molte persone, sono ormai sfiduciate, semplicemente perché hanno speso, più volte, i loro soldi, senza aver mai raggiunto lo scopo che desideravano e che le era stato promesso. Si parte spesso con l’obiettivo di acquistare il soggetto ideale a determinate esigenze, per poi trovarsi, invece, a dover affrontare solo problemi ed imprevisti che vanno dalla scarsa salute alla totale inefficienza del cane verso l’estraneo o addirittura dal suo squilibrio alla pericolosità in famiglia.

Produrre “veri” cani da guardia, è un compito molto arduo ed in questo paragrafo, vorrei spiegare, brevemente, ai lettori, quali siano le mie scelte passate ed attuali che mi consentono di produrre i cani che oggi garantisco ai miei clienti, per la guardia alla proprietà e la protezione della loro famiglia.

 

LA SCELTA DELLA RAZZA

Io ho posseduto parecchie razze di cani, così dette da guardia, ma solo nel Pastore dell’Asia Centrale “autentico” ho trovato cosa cercavo da anni. Ogni giorno, nascono nuove razze ed a quasi tutte, se di mole importante, viene attribuita la capacità di difendere il territorio. Purtroppo, anche nel cane da Pastore dell’Asia Centrale, c’è chi garantisce, con estrema facilità e leggerezza, le future prestazioni caratteriali dei suoi cuccioli, pur producendo unicamente soggetti provenienti da campioni di bellezza. La tendenza del profano è, generalmente, quella di attribuire al cane di grossa mole, eccellente attitudine e potenza nella guardia e solo quando il cane diventerà adulto, si accorgerà della realtà con il sopraggiungere delle prime ed immancabili delusioni. Come negli uomini, anche nei cani, la grinta ed il carattere sono,di solito, inversamente proporzionali al peso ed all’altezza, basti vedere, nella razza umana, quanto coraggio abbiano i pigmei, nel cacciare le loro prede e fra i cani, la grinta che ci mettono, molti Chiwawa, nel difendere (si fa per dire), il loro padrone. Una buona razza, da destinare al lavoro della guardia, dev’essere, innanzitutto, molto rustica, capace di stare fuori tutta la notte senza ammalarsi, possedere un mantello, di pelo molto fitto e non troppo corto. Le razze a pelo raso, anche se eventualmente molto mordaci, non risultano mai troppo idonee alla guardia, in quanto, giunta la notte, specialmente d’inverno, preferiscono stare nella cuccia per proteggersi dalle basse temperature, ..ecco, da dove è scaturita la falsa teoria che è meglio tenere il cane da guardia, chiuso in casa, durante la notte. Fuori morirebbe di freddo!

Altra caratteristica molto importante è la forte indipendenza dal padrone, che gli consente di agire autonomamente anche quando la famiglia dorme od è fuori casa. Molti cani, facilmente addestrabili alla difesa personale, si rivelano un vero fallimento, nel lavoro di guardia, in quanto abituati al comando del padrone per agire in caso di bisogno, oltre alla grande dipendenza, che maturano nei confronti dell’uomo, durante i lunghi anni d’addestramento. Generalmente, quando il loro padrone, chiude casa e va a dormire, anche per loro, ritengono finita la giornata, non dovranno più sottoporsi a nessun comando e penseranno giustamente a riposarsi. Per il vero guardiano, invece, il suo lavoro inizia proprio in quel momento.

Per essere introdotti facilmente nelle famiglie, senza problemi di morsicature improvvise ed ingiustificate, è preferibile che il cane non appartenga mai alle razze, cos’ì dette “tallonatrici”, ovvero alle varie tipologie di lupoidi, create dall’uomo, per condurre il bestiame, mordendolo ai garretti. Questi cani, spesso, risultano facilmente suscettibili, anche solo ad una semplice corsa di un bambino, tendono a rincorrerlo e ad afferrarlo. Le più ideali, per la famiglia, sono sempre quelle da guardia e protezione delle pecore, storicamente selezionate per custodire gli agnelli indifesi, senza infierire su di loro, anche in caso di estrema scarsità di cibo. Devono, ovviamente, anche possedere, uno spiccato senso di territorialità e diffidenza, ereditata nei secoli dal loro stretto parente della foresta. Anche se un cane si dimostra molto potente ed aggressivo, ma solo se provocato in prima persona, non sarà mai un buon guardiano, in quanto, lascerà entrare in casa chiunque, purché non consista un vero pericolo per se stesso, meglio un soggetto più limitato ma facilmente irritabile dalla presenza dello sconosciuto. Sicuramente, anche la stazza ha la sua importanza, in quanto un cane troppo piccolo non farà mai paura a nessuno, ma questa caratteristica non deve mai essere esasperata, superando la soglia della funzionalità cinetica dell’animale.

I due elementi più importanti, affinché il cane pattugli il giardino di casa, sono la salute e la volontà di muoversi, caratteristiche spesso latitanti nei soggetti di mole imponente. Questi, sono alcuni dei motivi, per i quali, ho scelto il Pastore dell’Asia Centrale “autentico” da lavoro, come razza da selezionare, per ricavarne i miei soggetti da guardia efficace alla casa e protezione della famiglia. Tutto il resto, lo lascio alle interminabili discussioni degli esperti di morfologia. A me, interessa unicamente la funzionalità del cane, finalizzata al lavoro di guardia.

 

 

 

LA SCELTA DEI SOGGETTI

Individuata la razza ideale, se si vogliono allevare “veri”cani da lavoro, la strada è ancora molto lunga. Questo lo sanno molto bene, coloro che mi hanno regalato vari soggetti di Pastore dell’Asia Centrale, pregandomi di trovargli una dignitosa sistemazione, in quanto completamente nulli nel loro compito di guardiani. Eppure... qualcuno continua a sostenere che l’attitudine alla guardia, è caratteristica innata della razza!

Sicuramente, la tipologia di razza rappresenta un buon tessuto, ma l’abito di qualità, lo deve sempre confezionare l’allevatore, con il suo inevitabile lavoro di selezione. Troppi, hanno acquistato invano, in questi anni, un Pastore dell’Asia Centrale, convinti che sarebbe diventato, senza dubbi, un buon guardiano! Ed è anche questo, uno dei principali motivi, per cui questa fantastica razza, non è ancora mai decollata come meriterebbe.

Per anni, ho acquistato e poi regalato, svariati soggetti, cuccioli, cuccioloni ed adulti. Solo il mio amico Cosimo, un simpatico rumeno di grande passione cinofila, può affermare, quanti “Asia Centrale”, gli ho regalato e quanti gliene ho ancora proposti, sino alla nausea, da portare in Romania, ai contadini locali. Solo Mauro, un amico ed appassionato, conosce le notti passate insieme, sino all’alba, a casa mia, in Piemonte od alla sua, nel Lazio, facendo tutte le analisi possibili ed immaginabili, sui soggetti che stavo sperimentando. Prima di tutti, mia moglie, ha vissuto con me, i nostri entusiasmi iniziali, seguiti poi dalle amare delusioni di non ottenere cosa stavamo cercando!

Alcuni soggetti, mi affascinarono inizialmente per la loro sicurezza, senza poi dimostrarsi, successivamente, molto interessati alla guardia. Di altri apprezzai, subito, la loro estrema diffidenza, ma li scartai, in seguito, per lo scarso coraggio d’intervento. Altri ancora erano figli di alcuni “miti” internazionali, che comprai ad occhi chiusi e.... ma di quelli preferirei non parlarne, per non dover citare nomi di allevamenti molto conosciuti. Neanche alcuni dei miei viaggi all’estero, non mi portarono mai a grandi risultati, vista ormai la tendenza internazionale di dedicarsi esclusivamente alle esposizioni. Fu solo, dopo la mia decisione definitiva d’acquistare, anche a prezzi molto elevati, solo soggetti adulti e di tipologia più leggera ma determinati nel volermi sbranare, visto che io rappresentavo lo sconosciuto, che riuscii ad ottenere, dopo numerosi tentativi di accoppiamenti, quelli che sono diventati, oggi, i pilastri del mio allevamento e da cui partì la “terribile progenie” dei miei cani da guardia. Io ricordo ancora con autentica nostalgia, i vari giorni passati a leggere, vicino ai recinti di quei cani, cercando di farmeli amici. Ma, tutto si risolse al meglio, vista la grande intelligenza che ha questa tipologia di cane, ...oggi siamo diventati veri amici.

La mia decisione di scartare completamente e senza dubbi, alcune linee di sangue, oggi prevalenti nella selezione moderna della razza e quindi presenti in molti allevamenti Europei, non è stata dettata da un semplice senso di contraddizione, bensì da ripetuti tentativi, fatti con quei soggetti, senza averne mai ottenuto alcun risultato accettabile nel difficile lavoro della guardia.

 

LA SCELTA DEI RIPRODUTTORI

Scelti i soggetti che, complessivamente, ritenevo idonei ad un buon lavoro di guardia, iniziò il compito arduo di provare, cos’erano in grado di trasferire, in riproduzione, ai loro figli. Ed è proprio in questa fase, che consolidai alcune mie teorie, di cui non mi separerò molto facilmente, senza curarmi di dove vorrà andare l’evoluzione della razza del cane da Pastore dell’Asia Centrale. La tendenza di molti, è quella di esaltare i loro stalloni, tanto da averne una smisurata fiducia, su cosa riprodurranno, coprendo una qualsiasi femmina. Certo, questo può rivelarsi un business, per gli allevatori, in quanto un buon stallone, può rendere molto di più che un’ottima fattrice, ma per produrre Pastori dell’Asia Centrale da lavoro, lo stallone non basta. La femmina ha un’importanza determinante, forse più del maschio che la dovrà coprire Il vero problema è che le femmine forti, oltre a non accettare facilmente le monte, tendono ad essere fattrici meno oculate e con maggior rischio di moria dei cuccioli. Il temperamento delle fattrici molto forti di carattere, le induce ad entrare in contrasto, con l’ambiente esterno, già dopo pochi giorni, successivi al parto e spesso molti cuccioli, se non sorvegliati, almeno per i primi 20 giorni, ne hanno la peggio. Di solito, invece, una femmina più mansueta riproduce almeno 10 cuccioli e se li alleva senza problemi. Quelle veramente forti, sono molto rare, anche per motivi storici di funzionalità del branco, durante il lavoro con le pecore, etc.., non sono facilmente reperibili, non sono buone fattrici e non sempre trasferiscono le loro caratteristiche ai cuccioli, ma questa è l’unica strada da seguire per produrre veri cani da guardia, il resto è semplice casualità o pura fantasia!

Ottenuti cani di forte carattere, è necessario valutare il comportamento che sapranno mantenere con il loro padrone, in ogni circostanza. Allevare cani aggressivi ed isterici, è cosa estremamente semplice ma molto difficile è riprodurre soggetti equilibrati e mansueti con i famigliari con spiccata reattività sull’intruso. Un’altra difficoltà, per ottenere dei veri guardiani, è riuscire a produrre cani diffidenti, ma non paurosi, coraggiosi ma oculati.

Qualcuno sostiene, da tempo, che risultati più immediati, nella selezione caratteriale, si possono ottenere con le consanguineità dirette, ovvero accoppiando genitori con i figli o addirittura fra fratelli, della stessa cucciolata. E’ vero che tutto ciò avviene anche in natura, fra gli animali selvatici, ma solo lì esiste la più crudele delle selezioni, a scapito dei più deboli, non sicuramente nei recinti dei nostri allevamenti. Quindi, nel dubbio di creare cani malsani, io non ho mai applicato queste regole ed ho sempre cercato di accoppiare maschi e femmine, provenienti da ceppi completamente diversi, almeno da parte di uno dei genitori.

 

LA SCELTA DEL CUCCIOLO IDONEO

Nati i cuccioli e considerato il carattere d’entrambi genitori, sarebbe veramente fantastico che risultassero omogenei, fra di loro, come molti asseriscono, senza il minimo dubbio. Purtroppo non è così. Anche in natura, fra i lupi, il maschio dominante “alfa” si accoppia solitamente con le femmine “alfa”, eppure nelle cucciolate nasceranno sempre gli alfa, i beta, etc.. fino agli omega, cioè i più deboli. Quindi, a meno che, non si conosca nulla d’etologia o che si voglia operare in totale malafede, non si può asserire il contrario. L’omogeneità caratteriale, non esiste in nessun animale come non esiste negli uomini, ..ne sono la prova concreta le mie figlie! Entrambe sono nostre, ma sono completamente differenti in tutto. Una riservata e l’altra espansiva. Una remissiva e l’altra prepotente, etc.. Quindi è doverosa una scrupolosissima selezione dei soggetti, che consiste in svariati test, eseguiti in periodi diversi della crescita del cucciolo oltre ad una costante osservazione del loro sviluppo caratteriale. A chi continua a sostenere che, il buon cane da guardia, si può individuare facilmente da cucciolo, in base al comportamento di dominanza che dimostra sui fratelli, se mangia per primo, se non accetta d’essere trattenuto pancia in su, etc.. io dico, umilmente e dopo tanti tentativi fatti, senza il minimo riscontro: “Tutto ciò è completamente falso!”

Io applico, invece una teoria molto semplice, quanto efficace. Se garantisco, un cucciolo come futuro cane da guardia, è perché lui mi ha dimostrato, di saperlo fare nel suo piccolo, già a casa mia. Non vendo mai un cucciolo da guardia, prima di averlo visto all’opera, abbaiando all’estraneo, semplicemente basandomi sulla sua genetica e sperando in eventuali risultati futuri! Se non dimostra nulla nei primi 3 mesi, lo trasferisco nei soggetti incerti, nell’attesa di future prestazioni, anche se è il più grosso, il tipico, il più prepotente con i fratelli, il più impavido, il più “mangione”, etc... attribuendogli, in quel caso, un valore di vendita, notevolmente inferiore, ...sino ad essere ceduto anche gratuitamente, qualora risultasse privo, delle caratteristiche fondamentali, da me richieste. Anche quando il cucciolo inizia ad abbaiare all’estraneo, si deve stabilire se lo fa per paura o per vero fastidio, se la paura che dimostra è normale, vista la tenera età o se potrà trasformarsi in parziale mancanza di coraggio, da adulto. Alcuni cuccioli reagiscono solo quando messi da soli e non alla presenza di fratelli più dominanti, pur diventando in futuro infallibili guardiani. Alcune femmine, dominano sui fratelli, per i primi mesi d’età, per poi capovolgersi drasticamente la situazione. Altri, più stabili, reagiscono solo di notte. I più smaliziati, iniziano già a conoscermi i primi giorni di vita, quindi risulta più difficile, eseguire alcuni dei miei test sulla diffidenza. Finito il lavoro in allevamento, si deve valutare il cucciolo fuori sulla strada, in mezzo ai rumori, valutare se tiene la coda dritta ed in quali occasioni l’abbassa, come reagisce alle difficoltà, il suo primo rapporto con il guinzaglio, con l’automobile, se ha qualche fobia. Un buon guardiano nel giardino ma pauroso fuori, potrà anche essere ottimo, per certe prestazioni ma completamente inutilizzabile, per altre.

Per un allevatore oculato, è anche molto importante, valutare il carattere dell’acquirente, ecco perché ritengo sempre fondamentale vedere il futuro proprietario di un mio soggetto, come si rapporta con i miei soggetti adulti, intenti a proteggere il territorio. Non sempre, le persone che vogliono il cane molto forte, dimostrano loro lo stesso temperamento ed equilibrio, indispensabile ad una futura gestione, senza incidenti. Alcuni intendono il cane da guardia come un animale che deve semplicemente abbaiare, alla presenza d’estranei, altri invece pretendono un cane capace di fermare concretamente l’intruso e dar loro il tempo di organizzarsi per la difesa. Lo stesso cucciolo, non potrà sicuramente soddisfare queste due esigenze, così diverse. Quello che andrà bene per uno, sarà eccessivo per l’altro e viceversa. Ogni situazione familiare, è sempre molto differente da un’altra e richiede soggetti scelti, secondo parametri appropriati e non semplicemente in base a cosa si ha ancora in allevamento, da vendere. Acquistare un cane qualsiasi, è cosa semplice e rapida ma portarsi a casa il soggetto giusto, con cui poterci convivere serenamente, per svariati anni, senza troppi problemi e con le soddisfazioni auspicate, è molto più difficile. Ecco perché, è importantissima una scelta attenta e ponderata del cucciolo da guardia. Chi alleva, facendo una o due cucciolate l’anno, per semplice passione della razza, anche se in totale buona fede, non potrà mai fare previsioni attendibili, su cosa potranno diventare, da grandi, quei simpatici orsacchiotti! La valutazione caratteriale del cucciolo, presuppone una reale conoscenza approfondita, frutto di molti tentativi mirati, storica esperienza, estrema passione e necessaria umiltà. Il resto è la solita fantasia!

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