IL CANE PASTORE TURKMENO
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12/04/2011 - TURKMENISTAN Ecco i veri Alabai: i cani da pastore dell'Asia centrale



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Quando feci il mio viaggio in Turmenistan, alla ricerca dell’autentico cane da pastore dell’Asia  centrale (Alabai), ricevetti in regalo, da un amico, il DVD ufficiale di presentazione della razza, voluto dallo stato Turkmeno su quello che da anni è ormai diventato un loro patrimonio genetico nazionale e del quale non è consentita assolutamente nessuna forma di esportazione. 

(Nell’ambiente cinofilo internazionale si racconta di “intrallazzoni” che, a fronte di sostanziosi compensi, sarebbero disposti ad attraversare la frontiera turkmena verso l’Uzbekistan o il Kazakistan e portar fuori Alabai originali ma, sinceramente, credo sia una delle tante “bufale” che circolano fra gli appassionati di tutto il mondo.  Uno di questi l’ho voluto incontrare in Repubblica Ceca ed a fronte di una sua consistente richiesta per portarmi in Slovenia un “Alabai turkmeno originale” mi sono reso disponibile a pagare tale somma semplicemente per recapitarmi la mia femmina, ormai cucciolona, che io ho già in Turkmenistan e di tenersi per lui il cucciolo che mi aveva proposto. Può sembrare strano ma il tipo si è letteralmente volatilizzato, mi ha detto che mi avrebbe contattato per una risposta che non ho poi mai ricevuto. Pensare che sarebbe stato un vero affare per lui: io pagavo l’intero importo per avere un cucciolo turkmeno che mi sarebbe stato recapitato alla frontiera, completo di regolari vaccini ed antirabica per l’ingresso in Italia e lui invece mi doveva semplicemente trasportare la mia cucciolona di Alabai che non riesco a fare uscire ufficialmente da quello stato! La verità credo sia un’altra: è talmente semplice acquistare al mercato, in Uzbekistan od in Kazakistan, un qualsiasi cucciolo di pastore dell’Asia centrale che proviene dai contadini e spacciarlo per turkmeno, che la tentazione di guadagnare facilmente un po’ di dollari alle spalle di un ingenuo cinofilo, diventa irresistibile. In questo sistema nessuno rischia nulla e loro si mettono in tasca l’equivalente di qualche anno di stipendio. Tanto più che un cane proveniente dal Turkmenistan non può essere  sicuramente provvisto di un pedigree simile a quelli della F.C.I. anzi, chi desidera passare la dogana con un cane ha l’obbligo di “procurarsi” un certificato ministeriale che dimostri che l’animale in questione non appartiene alla razza Alabai. Quindi diventa facile raccontare molte favole! Praticamente le solite!)

Ritornando al DVD,  non l’ho mai pubblicato su You-Tube, come ormai fanno tutti, semplicemente per mantenere la promessa fatta a chi me l'ha dato che non l’avrei mai divulgato ne riprodotto  (.. il perché di questa richiesta sta nella loro cultura estremamente chiusa ed anche nella reale paura di essere duramente implicati per qualsiasi banalità che possa infrangere le innumerevoli ristrettezze di quel paese).

Poiché continuo a vedere sul web ogni tipo di “pseudo” Alabai, proveniente da ogni parte del mondo, spacciato come originale turkmeno o peggio ancora come aborigeno, ho deciso di estrapolarne qualche fermo immagine a prova di cosa sostengo ormai da molti anni,  ovvero: gli Alabai autentici sono una cosa, mentre i “pachidermi” che sforna la Russia ed altre nazioni adiacenti, di cui sono ormai pieni gli allevamenti di tutto il mondo, sono ben altro.

A garanzia sull’originalità del video ho voluto inserire anche l’immagine che compare nell’introduzione, forse è proprio questa una delle più proibite da riprodurre in quanto riproduce la statua dorata del venerato presidente. Speriamo in bene!

In una delle fasi iniziali del video è possibile ammirare un numeroso gregge di pecore che pascolano nel Karakum Desert, una vasta area selvaggia che costituisce oltre il 90% di tutto il territorio nazionale. Fra questo gregge sono presenti alcuni soggetti di Alabai aborigeno al lavoro (ovvero il padre di tutti i cani da pastore dell’Asia centrale) ed i loro padroni: gli autentici pastori nomadi del Turkmenistan. 

Questo è l’unico parametro che dovrebbe tenersi in considerazione per valutare l’originalità del cane da Pastore dell’Asia Centrale, cosa è stato prodotto dagli allevatori russi e di molti stati moderni dell’Est Europeo, poco dovrebbe importare. Invece sono proprio loro che ne hanno “politicamente” dettato l’attuale standard di razza approvato dalla F.C.I., dove in effetti prevede un’altrezza minima di 65 cm al garrese per i soggetti maschi ma poi in realtà propone come “eccellenti” soggetti che presto supereranno i 90. Non è comunque l’altezza la “disgrazia” maggiore di questa moderna tipologia, mai esistita nella storia, bensì il peso smisurato, le teste “bovine”, zampe da elefante, movimenti pachidermici, etc..

In questo video sono riprodotti molte tipologie di cane da Pastore dell’Asia centrale (Alabai), tutte esclusivamente presenti, sia un tempo che ora, in Turkmenistan. Nessuna di loro presentano tratti somatici all’eccesso. La taglia dei cani aborigeni presenti è sempre all’incirca sui 70cm al garrese per i maschi e con teste di grandezza molto contenuta, spesso tendente più al lupoide che al molossoide. E’ invece facile notare la struttura degli arti, mai troppo pesante. Questa fotografia rappresenta uno scheletro millenario, rinvenuto fra antiche rovine turkmene, considerato appartenente ad un canide preistorico locale, forse l’antenato dell’Alabai: guardate la struttura esile delle ossa. Prima dei disastri dell’uomo, i cani mantennero per millenni la struttura articolare creata da Madre Natura, idonea ad essere veloce nei movimenti, rapida nella caccia e resistente nei lunghi spostamenti giornalieri.

C’è anche una magnifica fotografia del micidiale “lupo del deserto turkmeno” con muso estremamente affusolato. In successione è rappresentato un attacco notturno del predatore, si scorgono i cani nell’oscurità che cercano di difendere il gregge, qualche guaito e poi la luce del mattino. Purtroppo un Alabai è morto ed i loro padroni lo avvolgono in un lenzuolo bianco per rendergli onore al servizio prestato alla famiglia nella mansione di difesa del gregge. Nessuna favola da “bordo ring”..., qui siamo in Turkmnenistan e tutti sanno che raffigurare un cane da pastore dell’Asia centrale vincente sul micidiale lupo selvatico, non sarebbe credibile. Eppure il video è stato progettato per decantare il loro patrimonio nazionale, se ci fossero delle possibilità di supremazia del cane sul selvatico, chi più di loro vorrebbero evidenziarle? Ma laggiù i lupi ci sono davvero, non solo nella fantasia dei "cinofili da riviste", sono affamati e molte volte si mangiano anche i cani!

Molto spazio è anche dedicato nel raffigurare l’agilità di questo magnifico cane, la stessa che riscontro nei soggetti che riproduco abitualmente. Caratteristica comune anche in molti di taglia più grande, spesso impiegati oggi in Turkmenistan come “gladiatori” nei combattimenti della domenica. Ma gli arti dei cani turkmeni non sono mai pesanti rispetto alla struttura, anzi longilinei come si può anche notare nei soggetti più conosciuti quali Ak-Yekemen e Gara-Yekemen, ritenuti ormai in tutto il mondo come i padri dei più pregiati cani da pastore dell’Asia centrale. Ma com’è possibile spacciare cani grandi e pesanti “quanto un elefante” per discendenti del mitico Ak-Yekemen? Guardategli gli arti, sono la metà di quelli posseduti da tanti cani di provenienza russa! O si sono scelti per anni solo i più grandi e poi fatta stretta consanguineità o si è ricorso a banali incroci con altri molossi moderni. Ma nulla di tutto ciò è cosa fecero per millenni i pastori nomadi turkmeni che utilizzavano il cane nel loro lavoro quotidiano. Quindi se cercheranno di incantarvi con nomi esotici citando questi miti della cinofilia turkmena, decantando i loro cani come discendenti e quindi appartenenti alla stesse linee di sangue, ma di provenienza russa: guardatevi prima queste  fotogarfie e fate i relativi confronti. Ad esempio, Gara- Yekemen fu un soggetto robusto ma di statura non molto elevata, a pelo medio- lungo, bianco e nero e con testa assolutametne non pesante. Quindi sappiatevi regolare!

Anche la parte del filmato che raffigura soggetti di struttura più moderna, probabilmente impiegati nelle sporadiche esposizioni di bellezza turkmene, non presentano mai cani con testa pesante e arti molto tozzi.

In ogni caso non è che la frase "di provenienza Turkmena” sia garanzia assoluta di qualità, anche laggiù le cose stanno cambiando molto rapidamente e nella capitale Asghabat, esistono già molti soggetti che nascono, crescono e vivranno tutta la vita chiusi in un box di cemento in attesa di uscire la domenica per un combattimento o per competere in una locale esposizione. Pochissimi cani sono buoni guardiani sull’uomo in quanto la maggior esigenza di selezione è ancora semplicemente rivolta alla pastorizia (ormai quasi sparita vista l'elevata reddittività nazionale dei gaseodotti), ai combattimenti ed a produrre qualcosa di futuristico da soddisfare gli standard modernizzati.

La parte finale del filmato è interamente dedicata al Tazi,  il levriero da caccia dei turkmeni, credo anch’esso patrimonio dello stato e quindi non esportabile come i loro cavalli Akhal Tekke. E’ assolutamente probabile che, in passato, fra l’Alabai ed il Tazi, siano avvenuti svariati incroci occasionali o addirittura voluti dalle tribù indigene del Karakum Desert per integrarne alcune caratteristiche. Qualcuno sostiene che il Tazi sia molto più antico dell’Alabai ed in Turkmenistan esiste molta più documentazione storica reperibile su questo tipo di levriero piuttosto che sul cane da pastore. Certamente oggi sono considerati due razze molto ben distinte e separate e nessun allevatore locale ammetterebbe nulla di ciò, forse proprio per la consapevolezza che  ciò è avvenuto molte volte

I Turkmeni sostengono che un vero Alabai debba essere un cane di struttura robusta, più lungo che alto (i cani alti e con fisico raccolto, apprezzati in esposizione, sono assolutamente scartati dai pastori per il loro grande limite di resistenza negli attacchi del nemico selvatico come  dagli stessi che li selezionano per i combattimenti di Ashgabat), con la linea dorsale ed addominale parallele, petto ben sviluppato e profondo, etc.. praticamente l’opposto del Tazi. In pratica però i cuccioli di Tazi aborigeno nascono sempre di colore misto indipendentemente da quello dei genitori, come negli Alabai e alcune caratteristiche presentano svariate similitudini.  Ad esempio, se si guarda di profilo la testa di un Tazi aborigeno e quella di un Alabai,  di struttura più tendente al lupoide, si scorge molta somiglianza.

Inoltre, se si ha l’occasione di fermarsi per un paio di giorni in qualche villaggio alle porte di Asghabat (capitale del Turkmenistan), si potrà facilmente incontrare branchi di cani randagi di varie stature e morfologie, (compresi alcuni autentici Alabai con orecchie e coda recisa: quindi di proprietà), che si contendono la femmina in calore di turno, indipendentemente dalla sua genetica, altezza od altre caratteristiche morfologiche. Nei villaggi non esistono recinzioni, i cani sono liberi di spostarsi dove vogliono, non tutti si preoccupano di nutrirlo e se casualmente muore il proprietario, il cane sopravviverà  cavandosela da solo.

Forse, un giorno,  da quegli strani accoppiamenti nascerà un cucciolo molto forte, qualcuno lo noterà durante un litigio con un suo simile e proverà a farlo combattere, prima con  un po’ di  maschi della zona e poi una domenica mattina ad Ashgabat. Se si dimostrerà veramente audace  e continuerà a vincere, lo affideranno ad un trainer e magari diventerà un grande campione. Tutti vorranno i suoi figli e nascerà così una nuova linea di sangue turkmena, magari morfologicamente diversa da quelle precedenti ma comunque molto affascinante per le sue qualità caratteriali. Dopo alcuni anni diventerà un mito nel mondo dei cinofili e gli allevatori  ne esibiranno con orgoglio la provenienza dei loro soggetti, anche se nessuno non ne conoscerà mai le storiche radici.

Così fu per molti antenati dei nostri Alabai, anche se i medio-asiatici preferiscono oggi raccontare versioni molto più suggestive.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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