IL CANE PASTORE TURKMENO
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26/10/2012 - STORIE VERE SUI CANI DA GUARDIA (Video 8)



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KIRA : ...un'''aborigena'' fra le onde del mare!

Circa 4 anni fa, venne da me una signora dalla Liguria per parlarmi di un problema che pareva non dovesse trovare una soluzione.

Si trattava della titolare di un’attività nautica basata sulla compravendita di barche, del loro rimessaggio e relativa manutenzione.

 

Ormai da tempo subiva ogni tipo di furto sulle imbarcazioni, vandalismi ed altri disagi messi a segno da vari personaggi ignoti, compresi alcuni extracomunitari che non disdegnavano di entrare la notte, specialmente in inverno e dormire tranquillamente in quello che d’estate era il club nautico dedicato ai proprietari delle barche posteggiate in quel porticciolo.

La proprietaria aveva già provato alcune soluzioni fra le quali un sofisticato antifurto, aveva già tenuto in quel luogo alcune tipologie di altri cani ma il fenomeno non cessava.

Il tutto si complicava anche per com’era distribuita la proprietà che non consentiva una completa recinzione, visto che dava sul mare e pare che proprio di li arrivassero ed entrassero gli intrusi, oltre che da un lato risultava anche possibile intromettersi senza troppe difficoltà senza utilizzare un’imbarcazione. Quindi  anche per i cani era sempre stato molto facile transitare ed allontanarsi senza così svolgere la loro funzione di “guardiani”, pare anche che nessuno di loro si fosse mai dimostrato così diffidente nei confronti degli estranei che si avvicinavano.

 

Quindi era necessario individuare un cane che fosse un ottimo guardiano ma che nello stesso tempo non si volesse allontanare quando lasciato solo di notte.

 

Io non sono mai stato troppo d’accordo di dare i miei cani a chi non ha la possibilità di tenerli con se in giardino, specialmente durante la notte, sia perché loro amano vivere nello stesso territorio dove abita la famiglia alla quale sono molto affezionati, sia perché considero che nessun animale possa resistere al maldestro ingegno dell’uomo che, agendo indisturbato, ha molte più possibilità di organizzarsi per sopprimerlo. Anche se poi in realtà avviene molto raramente, in quanto è ormai appurato dalle statistiche delle Forze dell’Ordine che la maggior parte dei delinquenti è più propenso ad accanirsi contro gli umani che a danno di un animale. Può risultare strano ma è vero!

 

Scorreva lentamente quel terribile inverno di 4 anni fa dove nel mio allevamento erano scesi oltre quattro metri di neve, di cui la prima nevicata era stata poi seguita da alcune ore di pioggia ed una successiva terribile gelata notturna. In pratica c'eravamo svegliati al mattino con un livello del suolo più alto di 80 cm del normale e con le recinzioni facilmente scavalcabili dai cani. In quel periodo me ne accaddero di tutti i colori, fui costretto a tenere chiusi i cani nelle gabbie fin quando non mi decisi di prendere il piccone e spaccare per giorni ghiaccio fino ad ottenere delle trincee nelle recinzioni, tanto da riportare l’altezza della rete perimetrale pari a quella originale. Furono giorni durissimi, di lavoro estenuante, che superai solo per la vera passione che provo per i miei cani. In più le cose non accadono mai da sole ed oltre alla neve ero anche in notevole esubero di cuccioloni che ormai non sapevo più dove sistemare, visti i miei spazi così ridotti al minimo dall’eccezionale nevicata.

 

Il cane ideale per quella proprietà sarebbe stato sicuramente un maschio, più indicato a lavorare da solo, più efficiente ed autonomo nelle sue decisioni. Ma nello stesso tempo, non ero poi così sicuro che non avrebbe mai tentato di tuffarsi per andarsene a cercare un qualsiasi odore di femmina in calore che gli potesse arrivare con la brezza marina.

 

Solitamente l’autentico cane da pastore dell’Asia centrale non è un grande amante dell’acqua, può immergersi casualmente come tutti gli animali per sopperire ad un forte caldo o per necessità di sopravvivenza, ma solo pochissimi amano fare il bagno. Non va mai dimenticato infatti che questo animale trova le sue origini più probabili nelle zone desertiche del Turkmenistan, dove trascorre ogni estate sopportando le temperature più torride e rimanendo anche molti giorni senza bere.

Ma nulla poteva comunque garantirmi che, magari a causa di un cane che lo provocasse dall’altra sponda, non si sarebbe mai gettato in acqua per raggiungerlo e regolare ogni conto in sospeso. Conoscendo il forte carattere dei cani che produco, rimango sereno solo quando posso destinarli a famiglie responsabili che hanno case con recinzioni capienti, magari anche non tanto alte in quanto non esiste grande pericolo di scavalcamento ma comunque robuste e difficilmente scardinabili.

Tanto più che in Turkmenistan mi raccontarono di questo cane nella foto sottostante, citato anche nel mio libro: “I CANI ABORIGENI DELL’ASIA CENTRALE”.

 

 

Il suo proprietario mi riferì che l’animale sopravvisse da solo per oltre un anno, all’interno di una recinzione invalicabile che conteneva un piccolo laghetto naturale, dove nel periodo dell’Unione Sovietica era operativo un allevamento di pesci. Abbandonato da anni, era poi stato affidato ad un guardiano che viveva continuando in l’attività ittica. Al sopraggiungere di una grave malattia, l’uomo aveva però interrotto l’attività, non curandosi però di aver lasciato il cane dentro la recinzione. Dopo oltre un anno, chi lo ritrovò sostiene di averlo visto immergersi nell’acqua a catturare pesci di notevoli dimensioni per cibarsene ed è certo che sia sopravvissuto con quel sistema fino al giorno del ritrovamento.

 

Quindi optai per una femmina che, visti i genitori, nonni ed alcuni parenti stretti, tutti cani che dell’acqua non volevano saperne, probabilmente non si sarebbe mai tuffata per raggiungere la parte opposta della riva.

 

Era l’ultima che mi era rimasta di una cucciolata nata da Orsa x Iran, aveva già alcuni mesi e non l’avevo mai ceduta in quanto non ero ancora riuscito a capire il suo reale carattere. Coi fratelli era la più sottomessa in assoluto mentre, ogni volta che la portavo fuori al guinzaglio, camminava con la coda alzata dimostrando molta sicurezza anche nei confronti di qualsiasi rumore mai incontrato in precedenza. Inoltre ero stato costretto a farla vivere per tutto il tempo delle nevicate in una recinzione con altri cani e quindi non avevo potuto dedicarmi a lei come avrei desiderato, anche se non mancava mai di segnalare la mia presenza quando arrivavo di sera in allevamento.

 

L’avevo chiamata KIRA, mentre oggi il suo nome è molto più romantico, in ogni caso per me è rimasta quella KIRA che visse con noi il disagio della neve e grazie al suo carattere accomodante, riuscii sempre ad inserirla un po’ a turno con tutti gli altri cuccioloni e senza troppe difficoltà.

 

Ricordo ancora le parole della sua proprietaria quando mi chiamò la sera dopo l’adozione, con il suo tipo accento ligure mi disse: “Ma glie l’hai spiegato tu il lavoro che avrebbe dovuto fare qui da noi? E' un cane eccezionale!”.

 

Dopo sole poche ore, KIRA era diventata la padrona di casa, si occupava della sorveglianza completa di tutto il porticciolo e del club nautico e da allora non consentì mai più a nessun estraneo di entrare in quella proprietà, tranne che ai suoi proprietari che tutt’ora ama senza riserve, oltre ad accettare in pochi giorni ogni nuovo operaio inserito nell’organico. Il suo carattere poco dominante con i cani gli permise anche di convivere serenamente con una piccola Maltesina che la proprietaria portava sempre con se.

 

Ma per tutti gli altri era OFF-LIMITS!

 

Io andai a vedere KIRA dopo un mese e non mi riconobbe più (o fece finta di non riconoscermi), quella era la sua nuova casa e se la teneva ben stretta. Sinceramente credo anche che considerasse quella missione un po’ sovradimensionata rispetto alle sue possibilità, ecco perché iniziò ad affrontare tutti e subito con estrema determinazione. Trovarsi ogni notte da sola, in balia del vento, lampi, tuoni, forti mareggiate e doversi occupare senza l'aiuto di un maschio della sorveglianza delle barche, nonostante fosse ancora una cucciolata, sicuramente non fu una cosa da nulla. Molti cani non ce l’avrebbero mai fatta, anche se maschi e di grossa statura, ma Kira era una dura con autentico carattere medio-asiatico, non mollò mai un colpo e ancora oggi continua a "prestare servizio" ogni sera e fino alla mattina è lei l’unica custode di tutta quell’area.

 

Dal giorno che KIRA entrò in quella darsena finirono i furti, gli atti vandalici e nessun extracomunitario utilizzò più quei locali per dormire la notte. Per otto mesi l’anno, KIRA è sempre libera di girare nella proprietà, mentre durante l’estate rimane chiusa di giorno, in un piccolo recinto "vista mare," per essere liberata di notte.

 

Perché nel titolo l’ho chiamata “aborigena” anche se è nata da me a Peveragno? Perché gli assomiglia veramente tanto a quei cani da pastore aborigeni che abbiamo incontrato quest’anno fra i pascoli del Kirghizistan, quando gli amici Davide ed Andrea mi hanno accompagnato nella mia quarta esperienza in Asia centrale.

 

Nella foto qui sotto potete ammirare un tipico maschio di cane da pastore dell’Asia centrale aborigeno che ho incontrato in Kirghizistan, sulle montagne adiacenti a Bishkek. Il suo proprietario ci raccontò per ore della potenza di questo soggetto, nonostante la sua statura contenuta, nessun cane maschio della zona era mai riuscito ad avere la meglio su di lui, anzi nessuno non si avvicinava più nemmeno nei periodi dei calori delle femmine. Veniva tenuto insolitamente legato ad una pettorina "artigianale" proprio per il suo spirito ultra battagliero contro tutti i cani della zona, mentre nei confronti degli uomini era buonissimo, tant’è che lo avvicinammo e lui ci leccò subito le mani. Era stato portato più volte ai combattimenti dove non lasciava chance agli avversari, spesso anche grandi e grossi almeno il doppio di lui. Nei pascoli aveva più volte sterminato cani randagi che si erano avvicinati al gregge ed il pastore ci propose di farci assistere quanto tempo avrebbe potuto resistere un altro cane maschio del vicinato, se messo contro di lui ma noi non accettammo di assistere al macabro spettacolo. Il popolo kirghiso considera questi cani la più antica origine genetica di tutti gli attuali cani da pastore dell’Asia centrale, soggetti potenti e di unica rusticità, peccato che molti di loro furono sterminati durante le varie vicissitudini del dominio Unione Sovietica.

 

 

A volte il destino di un cane è veramente strano, vista la sua profonda somiglianza con i soggetti di quelle montagne, è certamente possibile che gli antenati di KIRA fossero nati e vissuti sulle elevatissime cime del Kirghizistan, fra neve, ghiaccio e temperature glaciali d'inverno e utilizzati per custodire pecore e capre dagli attacchi dei predatori, mentre oggi lei si occupa della sorveglianza di un porticciolo in riva al mare.... Curioso no?

 

Ma questo è il cane, un animale speciale che non finirà mai di stupirci per la sua versatilità e capacità di vivere al fianco dell’uomo in ogni situazione.

Forse per molti continuerà solo e sempre a rimanere un cane, mentre per altri che sapranno coglierne l’essenza rappresenterà una delle più affascinanti esperienze che si possano godere nella vita.

 

Cliccare QUI per vedere il Filmato di KIRA.

 

Notare che tutti questi filmati li faccio senza mai provocare il cane, mi avvicino semplicemente alla recinzione limitandomi a riprendere cosa avviene. Nessuno di questi cani ha mai conosciuto un addestratore, la reazione che vedete è il loro spontaneo rifiuto all’estraneo che entra nella proprietà. Questo è unicamente frutto della mia selezione mirata a creare validi cani da pastore dell'Asia centrale da guardia, idonei per difendere la proprietà e la famiglia che ci vive.

 

Verbania, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli, Aosta, La Spezia, Genova, Imperia, Savona, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio, Varese, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Bolzano Alto Adige, Trento, Bologna, Ferrara, Forlì Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Perugia, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino, L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Isernia, Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Potenza, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari

 

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